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Immigrazione e ONG: bene Minniti. Linea dura è sicurezza e rispetto per tutti

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Di Fabio Gallo/

Il Movimento NOI esprime la sua solidarietà al Ministro dell’Interno Marco Minniti per le decisioni intraprese allo scopo di regolamentare il flusso migratorio attraverso un codice che le Organizzazioni non governative  devono rispettare.

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Marco Minniti – Ministro dell’Interno della Repubblica Italiana

Definire “linea dura” quella proposta dal Ministro dell’Interno Minniti e giustamente blindata dal Quirinale, dal Presidente Mattarella, significa voler dare una immagine corrotta non dal buonismo ma dall’ignoranza di chi non conosce la politica internazionale e non ha una profonda cultura dell’Intelligence.

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Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica Italiana

Continuare a parlare genericamente di “accoglienza” privi di un programma di sicurezza reale, significa anche sollecitare il mondo criminale e le mafie a fare degli immigrati nuovi schiavi da sfruttare, e dell’Italia il luogo complice di uno dei più grandi crimini contro l’Umanità mai registrato nella storia moderna che riduce l’Essere Umano in numero. Per non parlare delle migliaia di morti, delle violenze esercitate sulle donne, delle malattie che migrano, dell’impossibilità di offrire ad essi lavoro e dignità, del commercio di organi e molto altro.

IL “GRANDE INGANNO”: LA VISIONE IMPOSSIBILE CHE MOSTRANO GLI SFRUTTATORI
La politica italiana, attualmente, non è in grado di gestire la politica interna. Figuriamoci se può permettersi, priva di programmi precisi, di accogliere numeri illimitati di immigrati non potendo offrire nulla a nessuno di loro. Impensabile lasciar credere a milioni di possibili immigrati che l’Italia offre danaro gratis, residenze e benessere, wi-fi, etc., configurando la visione del Grande Inganno di cui, prima o poi, si renderà conto alla Storia.

DA DECENNI UNA NAZIONE SOTTOMESSA DA UNA MINORANZA SENZA LEGGE
Ricordiamo che proprio l’Italia, non ravvisando il rischio cui sarebbe andata incontro con numeri assolutamente inferiori, è oggi schiava delle attività delinquenziali dei Rom che in gran parte e senza problemi ad ammetterlo, sono dediti da 50 anni al crimine.

Increscioso continuare a credere che poche migliaia di delinquenti siano in grado di sottomettere e rendere impossibile lo sviluppo culturale, sociale ed economico delle Città italiane. E se l’Italia non sarà in grado di guarire, non di lenire, queste piaghe con un progetto politico chiaro e che si faccia rispettare insieme alle leggi, la ridurremo in pochi anni a ciò che le superpotenze desiderano: un supermercato di cose meravigliose che si svendono a pochi Euro.

IL BUONISMO CHE NON TUTELA I DIRITTI UMANI
I professionisti del buonismo, dietro ai quali si nascondono molte volte sofisticate attività di sfruttamento (vedi Cara di Isola, indagini di Nicola Gratteri e Cafiero De Raho, e altro ndr.), e anche di quella parte di chiesa corrotta che questo papato combatte con forza, non hanno dimostrato, solo per dirne una, di tutelare i minori che tra i Rom, rappresentano la “Falange Macedone” della microcriminalità. E’ doveroso, da parte di uno Stato, spezzare la catena che impedisce ai bambini di avere altro e migliore futuro.

Dunque, solidarietà al Ministro Minniti.

Movimento NOI: Parole a due

Nasce il Movimento NOI – Rete Umana che raccoglie l’invito di Papa Francesco rivolto ai Cattolici Italiani.
Il Pontefice chiede di impegnare energie nella Politica ma in quella con la “P” maiuscola.
Donne nuove e uomini nuovi, dunque per attivare un nuovo modo di fare Politica e di essere cittadini in una Nazione, l’Italia, in veloce trasformazione e sempre più “logistica” del Mediterraneo.

Nel file multimediale Francesco Errante e Fabio Gallo parlano del Movimento NOI.

Cosenza, Biblioteca Civica: Sigilli su Cultura, Memoria e Conoscenza

Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza - Biblioteca Civica

Ricostruzione Fondi: gentile concessione di Francesca Canino
A cura di Antonietta Cozza

Giorni di afa, lentezza, sonnolenza che porta cecità: il 2 agosto la centenaria Biblioteca Civica di  Cosenza è stata incatenata come un Titano e sfrattata da una parte degli storici locali in cui vive da più di un secolo poiché il Comune non ha corrisposto i canoni d’affitto all’agenzia del Demanio.

Gli ufficiali giudiziari hanno così sigillato un’ala dell’istituto, mettendo di fatto in prigionia migliaia di manoscritti e fondi antichi.

Una morte lenta quella della Biblioteca Civica che crea una involuzione culturale, etica e morale della nostra città.

Perché in quelle stanze, oggi sotto sequestro, c’è un gigantesco patrimonio libraio, artistico e documentario:

Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza – Biblioteca Civica

il  Fondo antico che include edizioni di grande pregio stampate nei secoli XVI, XVII, XVII, molte delle quali illustrate con xilografie ed incisioni a rame. Gli Incunaboli provengono da nobili famiglie ed enti ecclesiali. Gli Antifonari e i Corali pergamenacei presentano raffinate decorazioni con miniature. I Manoscritti di storia locale sono opera di intellettuali calabresi del ‘600 e ‘700. Fra le 50 Pergamene custodite, la più antica è un atto notarile risalente addirittura al 1290.

Fondo calabro è costituito da testi risalenti dal sec. XIII fino al XVIII. Si tratta di atti di vario genere: Bolle Papali ed episcopali, diplomi regi, costituzioni di dote, contratti, donazioni, documenti emessi soprattutto nella città di Castrovillari, Roma, Cassano, Cosenza. Molte di esse sono state disperse forse durante il trasferimento dall’Ospizio delle Fanciulle nell’attuale sede o durante il bombardamento del ’43. Rivestono grande importanza per la ricostruzione della storia meridionale.

Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza – Biblioteca Civica

Di grande pregio sono gli incunaboli del Fondo: “Catena Aurea” di Tommaso d’Aquino e “Historiae Romanae Decades” di Tito Livio, entrambi stampati a Venezia nel 1470 ed il volume di Niccolò Perotti ‘La Cornucopia’ stampato a Venezia nel 1490 dal tipografo nicastrese Battista de Tortis, degno di nota per la perfezione delle proporzioni nei caratteri di stampa.

Fondo Gioacchino da Fiore annovera le edizioni originali degli scritti de ‘il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato’.

Fondo Telesio: Comprende tutte le prime edizioni delle opere maggiori e minori del filosofo cosentino Bernardino Telesio, le edizioni originali delle opere di Antonio Telesio e Aulo Giano Parrasio e gli scritti degli oppositori e dei seguaci del filosofo naturalista, tra cui l’opera giovanile di Tommaso Campanella ‘De sensibus philosophia demonstrata’ del 1591 che costituisce una rarità.

Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza – Biblioteca Civica

Fondo San Francesco di Paola è una raccolta di libri antichi sulla vita del Santo paolano, arricchiti da illustrazioni ad incisione con la tecnica del bulino, puntasecca, acquaforte, tra cui quelle di Alessandro Baratta di Scigliano.

Fondo Salfi è uno dei più corposi e prestigiosi della Biblioteca. Si tratta di un’acquisizione compiuta dalla Stato negli anni ’50 che include anche un cospicuo numero di riviste.

Fondo Rendano: si tratta di 1200 pezzi originali tra vecchie foto color seppia, documenti ufficiali vergati dalla nera china, spartiti musicali e giornali dell’epoca attraverso i quali si ripercorre la vita e l’opera del musicista cosentino. Alfonso Rendano fu protagonista poco vistoso, ma sicuramente incisivo della storia italiana, come si evince dalle numerose epistole, dalle antiche fotografie della famiglia Rendano, di Garibaldi, di Manzoni, dagli spartiti tra cui la ‘Serenata in gondola’ o l’arietta calabrese ‘Scaccia Pensieri’, la ‘Tarantella’ e la ‘Fantasia Valse’ ed il capolavoro ‘Consuelo’.

Fondo Alvaro: Comprende la produzione del calabrese Corrado Alvaro.

Fondo Franchetti: Migliaia di libri donati in seguito alla chiusura della Biblioteca Popolare, fondata dall’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI).

Fondo della classificazione Decimale inventato dall’americano Melvin Dewey: Si tratta di un fondo ordinato in dieci sezioni, di cui la classe ‘zero’ riguarda gli studi bibliologici e bibliografici.

Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza – Biblioteca Civica

La Biblioteca custodisce anche l’Archivio privato di Girolamo De Rada per gli studi Albanologici, uno dei maggiori in Europa e l’importantissima Sezione Carte geografiche: realizzate con la tecnica dell’incisione, la Biblioteca conserva, tra carte nazionali e straniere, la pregiatissima Carta Coreografica della Calabria Citeriore ed Ulteriore allegata all’opera del cosentino Prospero Parisio ‘Rariora Magna Graecia Numismata’ e la Carta del Rizzi Zannoni della Calabria risalente al 1783.

Sezione Periodici: costituita autonomamente nel corso dei decenni, la Biblioteca custodisce un gran numero di riviste e periodici, da quelli storici come ‘Il Calabrese’ del 1842 o ‘Cronaca di Calabria’ con il primo numero uscito nel 1895, alle pubblicazioni attuali nazionali ed internazionali.

FONDI ARTISTICI

Fondo Salfi: Si tratta di quattro dipinti di diversa provenienza rappresentanti Francesco Saverio Salfi senior e junior, Torquato Tasso ed una grande tela dal titolo ‘Omaggio al fascio’.

Fondo fratelli Bandiera, Sette ritratti realizzati da Giuseppe Pacchioni in disegno a sfumino riconvertiti in xilografie dal litografo bolognese Werth, ritraenti Attilio ed Emilio Bandiera e gli altri sfortunati patrioti che li accompagnarono nella tragica missione del 1844.

Fondo calcografico: Comprende circa cento incisioni del ‘700/800 e raffiguranti scene religiose, mitologiche e storiche donate alla Biblioteca negli anni ’30. Tra queste è degna di nota una incisione in rame acquarellato che riproduce la Cappella Sistina.

I Cataloghi: Indispensabili da consultare per il reperimento di libri e riviste, la Biblioteca è fornita di quattro diversi cataloghi che rappresentano l’evoluzione tecnologica nel corso degli anni e censiscono tutto il patrimonio librario, circa duecentomila volumi. Dal primo catalogo a schede antiche si passa a quello a schede rilegate e successivamente a schede libere, per giungere al modernissimo catalogo on line.

La Biblioteca è collegata al Sistema bibliotecario nazionale e regionale (SBN, SBR) per la catalogazione e consultazione on line di alcuni Fondi e ha diritto a ricevere due copie di ogni pubblicazione degli editori della Provincia.

La Biblioteca Civica è anche emeroteca e ha ospitato negli anni passati una mediateca regionale che ha fornito servizi informatici e di riproduzione fotostatica. Promotrice di iniziative culturali indirizzate in particolare ai giovani, la mediateca ha integrato le sue attività a quelle più tradizionali della Biblioteca per la tutela, diffusione e fruizione del libro.

Con la consultazione ed i prestiti locali ed interbibliotecari (servizio che effettua già dagli anni ’30 a dimostrazione del prestigio che riveste da sempre), la Biblioteca riveste da sempre un ruolo fondamentale per studenti, ricercatori, giornalisti e … topi da Biblioteca che affollano quotidianamente le sale lettura.

Chiude Biblioteca Civica a Cosenza. “NOI”: Pierfranco Bruni ha ragione

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Cosenza - a sx la Biblioteca Civica chiusa

Il caso della Biblioteca Civica di Cosenza che chiude ai Cittadini i battenti del suo essere “memoria”, sta suscitando l’attenzione dell’Italia della Cultura. Il Movimento NOI riceve e pubblica molto volentieri, condividendone ogni parola e ipotesi di soluzione, la lettera di Pierfranco Bruni, rivolta al Ministro Franceschini. Bruni, noto scrittore, giornalista, saggista, esperto di materia “MiBACT” e figura istituzionale della Cultura italiana, dice pane al pane e vino al vino, come deve fare un vero intellettuale. Il Movimento NOI ha inviato l’appello di Bruni al Ministro Franceschini.

Il Movimento NOI – Rete Umana si propone tra i suoi programmi di favorire una concreta e profonda riappropriazione responsabile del grande Patrimonio Culturale italiano perché sia la forza morale di cui necessita la politica per vivificare di concretezza i suoi programmi. La Politica, quella con la “P” maiuscola, afferma il Movimento NOI, dovrebbe amare il suo Patrimonio Culturale ed esserne gelosa. Non abbandonarlo. L’abbandono, denota la qualità della politica e i suoi veri scopi.

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A sx la Biblioteca Civica della Città di Cosenza

DI PIERFRANCO BRUNI
Cosenza. Biblioteca Civica. Si chiude.
Economia. Personale. Funzionalità o altro. Crisi!
Uno spaccato di storia antica che diventa memoria.
Certo la chiusura di una biblioteca come la Civica di Cosenza pone delle riflessioni sul legame tra territorio economia e cultura. Ma siamo in una crisi mondiale in cui la cultura non è stata in grado di diventare realmente schieramento strategico per nuovi modelli di sviluppo culturale.
Non è una questione che riguarda solo Cosenza
Certo. Credo che sia un problema in un tempo di problemi, certamente.
Ma Cosenza è città di cultura. È stata e sarà.
Non è una tragedia da consumarsi come tragedia.
La Biblioteca nazionale ovvero il Mibact dovrebbe poter #incamerare# la Civica. Diventare un’unica Biblioteca sotto la guida della Nazionale che svolge un ruolo di primaria importanza in tutta la Regione ed è magnificamente diretta da Rita Fiordaliso.
Diventare una unica biblioteca Nazionale. Ovvero del Mibact.
Occorrono idee. Un progetto politico culturale tra Comune e Mibact.

Pierfranco Bruni - Scrittore, Giornalista, Saggista
Pierfranco Bruni – Scrittore, Giornalista, Saggista

Non so se sia stata già avanzata una tale proposta. Ma è necessario che il Mibact si assuma l’onere e anche l’onore di far rinascere una biblioteca che ha una sua particolare storicità per la vita di Cosenza, che insieme alla Accademia Cosentina, ha rappresentato un riferimento per tutto il Sud. Cosenza è città di cultura.
Tale deve restare anche perché la Biblioteca Nazionale svolge oggi un punto di intreccio istituzionale per tutta la Calabria. Si fortifichi allora la Nazionale con nuove economie e personale per dare vita a un processo culturale rinnocato e recuperato nella tradizione. Io credo molto ad una tale strategia.

L’APPELLO AL MINISTRO FRANCESCHINI
Ministro Franceschini, lei è stata persona sempre attenta e sensibile e anche molto coraggiosa.
La Riforma dei Musei la vede, come persona istituzionale e come uomo di vera cultura (non dimentichi ora che fa il ministro di essere uno scrittore forte) vincente. Fortifichi la Biblioteca Nazionale d Cosenza acquisendo la Civica in crisi, anzi lucchettata.
Lei è un grande ministro della cultura. Un atto del genere è nella sua sensibilità intellettuale e nella sua storia che ha tracciato sinora.
Mi auguro di leggere presto un suo segnale.
Con stima

Tuffi, Mondiali: Giovanni Tocci, un capolavoro. E’ bronzo da un metro!

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Giovanni Tocci, di Cosenza. Tuffi: Medaglia di Bronzo ai Mondiali di Budapest 2017

Giovanni Tocci, cosentino, è medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali di tuffi di Budaperst 2017. Cinque tuffi mozzafiato da 1 metro per Giovanni Tocci che porta l’Italia sul podio mondiale bruciando la coda di due mostri sacri cinesi come Peng Jangfeng e He Chao che da oggi, certamente, sentiranno forte la competizione con il Campione cosentino che sta facendo sognare gli sportivi italiani in tutto il mondo.

Il Dipartimento dello SPORT del Movimento NOI, rivolge a Giovanni Tocci i suoi sinceri auguri perché i suoi sacrifici possano essere sempre ripagati e nella speranza che molti giovani possano emularlo in questo Sport tanto elegante quanto armonioso, che fa bene sia alla salute umana, che al lavoro di tanti sportivi, che all’immagine e al prestigio dell’Italia e del Made in Italy.

Complimenti estesi anche a tutto lo Staff e la squadra cui appartiene Giovanni Tocci.

Il Movimento NOI costituitosi in risposta all’appello rivolto ai giovani (e non solo) di Papa Francesco perché trovino impegno in politica, quella con la “P” maiuscola, ha in programma di elaborare una proposta di Legge in grado di rendere accessibile a tutti i Giovani le varie discipline dello Sport. Particolare attenzione sarà dedicata dal Movimento NOI ai portatori di disabilità e famiglie.

 

A Nunzia De Rose delega a Diritto e Giustizia del Movimento “NOI”

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All’Avvocato Nunzia De Rose la Delega al Dipartimento Diritto e Giustizia del Movimento NOI. Classe 1983 ha sostenuto un primo ciclo di studi universitari con la laurea triennale in Diritto e Economia e nel 2010 un secondo grazie al quale consegue anche la laurea Magistrale in Giurisprudenza.

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Avv. Nunzia De Rose – Responsabile Dipartimento Diritto e Giustizia del Movimento NOI

Vera appassionata del mondo giuridico, ha frequentato la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, per un corso di durata biennale, nell’ambito del quale ha affiancato, in qualità di stagista, Magistrati Ordinari, sezione civile e penale ed in composizione monocratica e collegiale, assistendo alle udienze e partecipando alla redazione delle sentenze con i relativi approfondimenti giurisprudenziali.

NUNZIA DE ROSE: RIGORE MORALE E CENTRALITA’ DEL BENE COME VALORE AGGIUNTO
L’abilitazione alla Professione Forense – afferma l’Avvocato Nunzia De Rose – mi ha resa ancor più consapevole di quanto sia necessario intervenire attivamente a diversi livelli, per la affermazione e tutela dei diritti. Queste ragioni, tra le altre, mi hanno spinta ad entrare in politica con il Movimento NOI, di cui apprezzo fortemente la matrice cristiana e la centralità del bene come valore aggiunto di una società privata, ormai, dei suoi sani principi. Il rigore morale – conclude Nunzia De Rose – prima di tutto“.

Sarà compito dell’ Avvocato Nunzia De Rose organizzare il Dipartimento Diritto e Giustizia del Movimento NOI e conferire le nuove deleghe per i vari settori di Competenza. All’interno del Movimento NOI, è noto, i responsabili dei vari Dipartimenti sono attivisti che, in modo speciale, si pongono al servizio degli iscritti al Movimento NOI e dei Cittadini.

Ti ricordiamo alcuni indirizzi utili:

Sito Ufficiale del Movimento NOI
www.movimentonoi.it

Rete NOI
(applicazione web per l’iscrizione e partecipazione attiva al Movimento Politico)
www.retenoi.it

NOI MAGAZINE
www.noimagazine.it

Vincenzo Capocasale delegato ai Rapporti con il Clero e la Famiglia dal Movimento NOI

Vincenzo Capocasale riceve la delega ai Rapporti con il Clero e la Famiglia. E’ la prima nomina che giunge dal Movimento NOI che, in sole poche ore dal suo ingresso in Rete, ha già incassato l’interesse di un folto numero di Cittadini desiderosi di rispondere alla chiamata del Papa rivolta ai cattolici, e i complimenti del Movimento sturziano “Servire l’Italia”, presieduto dal Generale Architetto Giampiero Cardillo.

Con Enza, sua moglie, condivide l’amore per le figlie Linda ed Elena ed una bella e intensa esperienza cristiana e lavora alla diffusione di quei principi, ispirati dalla Dottrina sociale della Chiesa Cattolica, che si riconoscono nel sostegno illimitato agli ultimi.

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Vincenzo Capocasale – Delegato del Movimento NOI ai Rapporti con il Clero e Famiglia

Laureato nella Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Siena, Vincenzo Capocasale è stato borsista in Storia Economica Moderna. Ha lavorato per la Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, in quanto vincitore di concorso dove è risultato primo su dodicimila concorrenti.

Dal 1978, sempre per la banca è stato impegnato nell’Ufficio Studi in qualità di redattore dei programmi economici, dedicando la sua esperienza allo sviluppo delle Aziende meridionali presentando in particolare le Aziende meridionali le opportunità provenienti da leggi europee, italiane e regionali. Successivamente si è occupato dell’Ufficio Crediti Speciali seguendo l’esame legale delle pratiche di finanziamento dei mutui edilizi e fondiari.

Ha ricoperto il ruolo di Segretario del Collegio Sindacale dell’Istituto di Credito e nel Febbraio 2008 ha concluso la sia attività per Cassa di Risparmio pensionandosi anticipatamente.

A Cosenza è stato socio Unitalsi per molti anni e attualmente è impegnato in qualità di volontario presso le Case famiglia della Divina Provvidenza dove seguo gli adolescenti maschi, presso l’Associazione di Volontariato “Casa Nostra” ove insegna ai migranti la lingua italiana e dove se necessario – ama simpaticamente dire agli amici – si impegna nella cucina.

Vincenzo Capocasale segue anche le attività dell'”Arca di Noè“, Cooperativa sociale e di recupero delle persone diversamente abili.

Da persona qualificata e vicina al mondo del volontariato in genere, ritiene che, in particolare, il “fenomeno dei migranti” e della loro accoglienza debba essere diversamente gestito anche creando allo scopo idonei progetti, nei quali convogliare energie giovanili specialistiche.
Impegnato anche nella valorizzazione del Patrimonio della Cultura, Vincenzo Capocasale, in collaborazione con altri membri del Movimento NOI, è attivo nella progettazione di opportunità in grado di creare lavoro per tanti giovani qualificati e competenti nel settore.

NOI MAGAZINE per unire chi pensa per tutti

Movimento NOI, cattolici, sturziani

La Redazione/

NOI MAGAZINE è lo spazio con il quale comunica il Movimento NOI. Entra in rete per dare spazio a chi ha da dire e sa dire il vero, nel mondo delle fake news e dei social ove tutto rischia di essere anche il contrario di tutto e di confondere i Cittadini che ripongono la propria fiducia nel web.

E’ uno strumento per chi avverte l’esigenza di respirare aria lieve e attingere a concetti chiari, indispensabili per rieducare alla normalità chi desidera entrare i politica, quella con la “P” maiuscola.

Per questo motivo il Movimento NOI (www.movimentonoi.it), ha posto in rete il suo strumento di “relazione esterna” che risponde alla logica free press e non mancherà mai di dare voce a esperti di ogni ordine e grado perché la lettura possa rappresentare soprattutto un momento di crescita comune.

La contaminazione di NOI MAGAZINE sui social sarà sempre curata e distinguibile, perché di NOI ci si possa fidare sempre, e contribuiremo a dipanare le nebbie costituite dalla moltitudine di notizie tese a confondere i Cittadini.

Ti ricordiamo alcuni indirizzi utili:

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Rete NOI
(applicazione web per l’iscrizione e partecipazione attiva al Movimento Politico)
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Il cancro della nostra società si chiama EGOISMO!

a cura di Nunzia De Rose/

Produce un effetto corrosivo e si manifesta nelle forme più svariate. In ambito politico, ad esempio, si palesa tramite interventi che sono mera espressione del proprio tornaconto; nelle relazioni interpersonali, tutte incluse e nessuna eccettuata, esso si traduce in una azione che sottrae, più o meno violentemente, attimi di felicità al prossimo. Di corsa e con i paraocchi, dritti verso gli obiettivi più disparati… ad ogni costo. Non rileva il come o il quando, l’importante è passare su tutto e tutti pur di arrivare. Premesse queste che, senza ombra di dubbio, delineano un tessuto sociale permeato dal malessere, dalla insoddisfazione, dai falsi moralismi, dalle criticità emergenti a vari livelli. Un sistema interamente dominato da menti che hanno perso del tutto, o quasi, la capacità di discernimento tra ciò che può considerarsi giusto o sbagliato. Abbiamo imparato a fare molte cose, tante, troppe… bruciando i tempi, ma anche i modi. Durante il tragitto ci si è dimenticati del rispetto, dei limiti, dei princìpi, della legalità, dell’altruismo e dell’amore.

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Avv. Nunzia De Rose – Responsabile Diritto e Giustizia

Crolla tutto, perché niente poggia su basi solide. Siamo andati così oltre da “svegliare” i ritmi del mondo intero… in una sola cosa non ci siamo portati avanti: il risveglio delle coscienze. In un contesto caratterizzato dallo sconforto che genera un clima per davvero poco rassicurante, strettamente connesso al declino dei valori cui assistiamo giorno dopo giorno, la mia esperienza personale mi porta a voler evidenziare la funzione del Diritto. Strumento necessario per prevenire e comporre liti, guida per Giudici ed Avvocati nella ricerca della verità e repressione degli illeciti, ma soprattutto costante richiamo a quei princìpi che, fin troppo volte, vengono compressi per lasciar spazio ad interessi personali e secondari, svuotando di contenuto quel concetto di giustizia che dovrebbe potersi garantire a tutti, indistintamente.

Ridefinire i limiti del “giusto”,significa restituire dignità all’individuo, posto da sempre tra il patrimonio dei suoi diritti ma anche l’osservanza dei doveri, da considerarsi come partecipazione attiva alla società civile, intesa sia come singolo ma anche come membro di una comunità. Recuperare la centralità della persona suggerisce, dunque, un nuovo modo di “intendere” e “sentire”, finalizzato alla concretizzazione di un fare che diviene più rispettoso dell’etica, che tralascia i personalismi e si orienta anche all’arricchimento della collettività. Ispirata dalla necessità di un intervento positivo per non rendermi spettatrice passiva di una società allo sbando, ho deciso di essere tra i fondatori del Movimento NOI, affinché il mio contributo possa rappresentare un sostegno per il prossimo.

Praticare il bene non ha controindicazioni, anzi ci darà la certezza di non aver vissuto inutilmente e di aver saputo conservare un posto nel mondo. Quello stesso mondo che, di certo, non ha più nulla.

E’ ancora possibile fare qualcosa … e NOI ci crediamo!

Auguri al Movimento NOI dal Presidente di “Servire l’Italia” Giampiero Cardillo

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Don Luigi Sturzo. A dx. il Logo del Movimento sturziano Servire l'Italia
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Don Luigi Sturzo. A dx. il Logo del Movimento sturziano Servire l’Italia

Pubblichiamo – scrive il Direttore della Testata “Liberi e Forti” – il messaggio di augurio che il nostro Presidente Giampiero Cardillo ha inviato agli amici del nuovo Movimento NOI (www.movimentonoi.it), la cui mission, fra l’altro, punta a favorire “una economia più solidale che ‘non uccida’ e che sia ispirata alla Dottrina Sociale della Chiesa e all’Economia Sociale di Mercato”. È inoltre un movimento che condivide “le intuizioni e le convinzioni politiche laiche di don Luigi Sturzo”.

A cura di Giampiero Cardillo – Presidente di Servire l’Italia

Per Servire l’Italia è una buona notizia: è nato il Movimento NOI! Come sapete il partito politico sturziano “Popolari Liberi e Forti” da qualche mese non esiste più. È stato sostituito da un Movimento Culturale, Servire l’Italia, il cui Presidente Onorario è un grande economista d’Impresa, il prof. Marco Vitale, il Segretario Generale è Giovanni Palladino, figlio di Giuseppe (esecutore testamentario di don Luigi Sturzo) e il responsabile tecnico scientifico è il prof. Alessandro Corneli.

LE FELICITAZIONI DEL PRESIDENTE CARDILLO PER LA NASCITA DI NOI
In qualità di Presidente di Servire l’Italia mi felicito con voi per la rapida conclusione dell’iter formativo del vostro innovativo Movimento NOI.
Posso dire in sicurezza che, pur da punti di partenza operativa diversa, siamo giunti alla medesima conclusione: la democrazia moderna deve appropriarsi dei più aggiornati sistemi di comunicazione e controllo sociale per non soccombere ad essi. Le forme “partito” tradizionali, diffuse sul territorio non hanno scampo: sono destinate a perire. L’innovazione istituzionale, indispensabile al mantenimento e allo sviluppo di standard di vita dignitosi, ha bisogno di una rinnovata partecipazione attiva costante della cittadinanza, le cui modalità di intervento siano senza soluzione di continuità nel tempo e nello spazio, perciò non relegate in sporadici picchi di espressione del consenso (elezioni – referendum – raccolta firme, falsificazione del coinvolgimento popolare a mezzo di associazioni territoriali fasulle, fondazioni o sodalizi in mano ad avventurieri e grassatori della politica e dell’economia, etc.). Un largo ricorso alla sussidiarietà progettuale, propositiva e gestionale, consente, invece, di soccorrere il “sistema” politico-amministrativo, laddove esso mostra inadeguatezza di risorse umane e materiali, ostruzioni al flusso delle decisioni, conflittualità interna ed esterna paralizzante, pleonasticità burocratica, corruzione ideologica e sostanziale. Per far questo occorrono reti attive di cittadini che vogliano e sappiano far bene il bene. E questo, mi pare, è proprio ciò che si legge nel sito web del Movimento NOIConoscendo molti di voi posso dire che dietro le parole scritte c’è buona sostanza. 

Progettare luoghi dove “c’è giustizia e domina il progresso, dove si fa luce la bellezza e l’amore, la carità e la tolleranza”, dove questi nomi e voci non siano privi di senso. Così Adriano Olivetti immaginava la “fabbrica di bene” in senso proprio e astratto.

Quello che farà la differenza fra essere, far finta di essere, illudersi di essere e non essere, sarà la qualità e la quantità delle proposte operative sussidiarie che si saprà mettere in gioco. Ma sarà la dimensione delle proposte progettuali che sarà dirimente. Cosa che direttamente confligge con l’articolazione per competenza a più livelli del castello istituzionale ottocentesco, che mostra tutta la sua inadeguatezza a sostenere la complessità dell’azione politica e amministrativa moderna.

IL MOVIMENTO NOI SOCCORRE L’EUROPA
Il Movimento NOI soccorre l’Europa, che apre da decenni “l’orizzonte” a grandi temi da affrontare e chiede agli Stati membri di adeguare le proprie istituzioni per trasformare i grandi problemi in enormi opportunità.
L’Italia è sorda da troppo tempo a questo richiamo innovativo.

giampiero cardillo
Il Pres. di Servire l’Italia Gen. Arch. Giampiero Cardillo

LA RISPOSTA PUO’ VENIRE DALLA RETE DI COMPETENZE
La risposta indiretta può venire dalla “rete” di competenze organizzate in azione, che il Movimento NOI persegue e, di fatto, configura azioni istituzionali altrimenti impossibili. Un esempio che vedrebbe il sud protagonista, come sostengo da tempo, è la bonifica e la messa in sicurezza del territorio devastato, relazionando l’iniziativa con sincronici grandi progetti operativi di gestione profittevole dei rifiuti, ricercando stakeholder internazionali di alto valore tecnologico e industriale, in relazione stretta con sottoprogetti di sviluppo agricolo, turistico e industriale di pregio. Le Istituzioni non sono in grado di garantire spazi di manovra ai grandi progetti, se non per surroga concessa a reti di interessi organizzati e potenti.

Mi spiego con un esempio. I Piani Regolatori Generali delle grandi città metropolitane non consentono aree di sviluppo della città e conseguente “consumo ulteriore di suolo”. Da molti decenni questa impasse viene superata da “reti” di interessi, non sempre limpidi, che propongono (o impongono) progetti sufficientemente grandi per veicolare la supposta esistenza di interessi generali (incasso di oneri di concessione, occupazione, recupero di aree abbandonate, valorizzazione di periferie degradate, etc.) all’interno dei loro interessi particolari. Ciò è avvenuto specialmente occasione di “grandi eventi” concomitanti, fatti apparire come in occasione di sviluppo altrimenti destinate a perdersi. In tal modo abbiano potuto assistere a grandi speculazioni fondiarie ed edilizie, che hanno stravolto le nostre città storiche con enormi centri commerciali, milioni di metri cubi di uffici e abitazioni, centri sportivi fantasma, il cui costo di funzionamento e adeguamento si è riversato sulle casse pubbliche, senza creare sviluppo e ricchezza condivisa.

Operazioni finanziarie e non progetti di sviluppo, mai “fabbriche di bene”. Però l’esperienza negativa insegna che la dimensione dei progetti è in grado di travolgere le “resistenze” di Istituzioni decotte, mediante una (cattiva) azione sussidiaria di interessi particolari. Ora è il momento di volgere al bene ciò che il male ha dimostrato di poter fare. Se sarà una “rete” umana selezionata e sanificata ad operare, i frutti non potranno che essere buoni. Se anche la parte buona della società si metterà in gioco, non ci sarà spazio per chi vorrà barare. Occorre dimostrare che anche le migliori intenzioni hanno a disposizione chi voglia e sappia tramutarle in ottimi risultati.

Partire dalla Polis con fatti concreti è la sola risposta praticabile, che può raccogliere consenso. A due condizioni: che si sappia cosa fare (progetti, proposte…) e chi ha potere di decidere decida o sia “costretto” a farlo dal consenso raccolto dai soggetti messi in campo.

Servire l’Italia sarà disponibile, vedrete, per fornire al Movimento NOI ogni tipo di assistenza, di pensiero, tecnica e progettuale, che saremo in grado di associare alle vostre forze operative in azione.

Viva NOI!

NOTE: Arch.Giampiero Cardillo
Generale nei Carabinieri, in congedo.
Nato a Roma 61 anni fa, laureato con lode in architettura nel 1975. Arruolato nel 1975, congedato nel 2012. Nella Pubblica Amministrazione ha svolto prevalentemente compiti tecnici e tecnico-amministrativi . In particolare si è applicato all’impiantistica generale, al consolidamento delle strutture edilizie, al restauro e alla rifunzionalizzazione, alla sicurezza (security e safety), all’efficientamento energetico e alle politiche energetiche. Ha frequentato corsi di formazione universitaria e post-universitaria in Consolidamento delle strutture edilizie, in Studi Giuridici Europei, in Scienze Umanistiche e per la preparazione al Ministero dell’Accolitato (istituito nel 1998). E’ nel Comitato Tecnico Scientifico ONA – Osservatorio Nazionale Amianto. 

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