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10 buoni motivi per dire NO alla Metro di Cosenza

Grafica della Tranvia di Cosenza contestata dai Cittadini
Grafica della Tranvia di Cosenza contestata dai Cittadini

Uniti in un documento che sta facendo breccia in Città, la Comunità Politica del Movimento cattolico NOI e “Buongiorno Cosenza”, hanno hanno spiegato ai cittadini il loro punto di vista sulla realizzazione della Tranvia che le Amministrazioni di Cosenza, Rende e regionale della calabria vogliono realizzare. La Tranvia, a detta di molti esperti di settore, sarebbe sconveniente, costosa, inutile e per niente innovativa.

TRANVIA DI COSENZA: UN VOLANTINO PER APRIRE LA MENTE AI CITTADINI
Lo strumento scelto è stato un semplice ma efficacissino volantino, considerata la risposta, realizzato in dieci punti, estremamente sintetico, che ha aperto la mente dei cittadini di Cosenza sulle conseguenze per niente positive che potranno manifestarsi per la Città e i suoi abitanti, a causa dell’istallazione di uno strumento di trasporto obsoleto e che, piuttosto che risolvere i problemi del traffico, li moltiplicherebbe.

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Il Sindaco Mario Occhiuto alla manifestazione NO METRO prima delle elezioni – foto Iaconianni

La proposta della Tranvia di Cosenza parte da lontano ed è invecchiata nel frattempo. Ma la questione davvero grave per il Movimento Cattolico NOI e per “Buongiorno Cosenza”, risiede nel fatto che l’attuale Primo Cittadino (FI) e gran parte dell’attuale Amministrazione comunale, nella scorsa campagna elettorale per il rinnovo della carica di Sindaco dell’Architetto Mario Occhiuto, hanno firmato pubblicamente per il “NO METRO” con tanto di servizi fotografici e manifestazioni pubbliche. La questione sta generando molto interesse e certamente costituisce un nuovo punto negativo per la futura candidatura di coloro i quali hanno profittato della buona fede e degli impegni presi in campagna elettorale.

COSENZA: 10 MOTIVI PER DIRE NO ALLA METRO E SI AL BENE COMUNE

La locandina
La locandina distribuita ai Cittadini di Cosenza con la firma del Sindaco all’epoca contrario

Discariche: flagello per Ambiente e Salute. Movimento “NOI” chiede bonifica urgente di Viale Magna Grecia

Viale Magna Grecia - l'area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica
Viale Magna Grecia - l'area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica

Raccogliamo e rilanciamo la denuncia coraggiosa di una giornalista blogger locale, nel territorio di Cosenza, Francesca Canino, che ha raccolto documenti importanti che testimoniano l’inerzia colpevole dell’amministrazione comunale di Cosenza, nell’affrontare il problema della bonifica di discariche che si sono ormai accumulate negli anni in Città.

La Comunità politica del Movimento NOI, in tal senso, intende fare la sua parte ricostruendo la memoria di quanto è stato già detto e mai fatto, a proposito di discariche altamente inquinanti che oggi, costituiscono un grave rischio per la salute dei cittadini. Ovviamente, la domanda è una: cosa sta facendo la politica locale, provinciale e regionale?

MAPPA DI UN TERRITORIO FLAGELLATO DA DISCARICHE IMMERSE NEL VERDE
Il territorio di cui oggi vi parleremo è flagellato da antiche e nuove discariche che oggi sono in dicotomia con ogni politica ambientale che si rispetti e, di certo, con i dettami dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che non ci stancheremo mai di ricordare ai pubblici amministratori che, con le loro decisioni, sembrano attuarne solo il nome o l’immagine speculare ma non i dettami.

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Da Sx: la discarica di Catrrolibero, quella di Rende e quella di Viale Magna Grecia di Cosenza

TRE DISCARICHE IN UN LEMBO DI TERRA FERTILE
Parleremo della discarica di Viale Magna Grecia, a Cosenza. Fino a pochi decenni addietro era periferica ma oggi, attesa l’espansione urbanistica, è nel cuore del raccordo tra Cosenza, Rende e Castrolibero e della conseguente vita umana, essendosi sviluppati proprio verso questa zona i tre centri urbani.
La mappa fornita ci aiuta a comprendere meglio la drammatica situazione ambientale cui siamo tutti sottoposti, e per la quale il Movimento NOI chiede l’immediato intervento della politica e delle Autorità competenti.

LA DISCARICA DI CASTROLIBERO NELL’ANTICA PANDOSIA
Nella mappa si notano le tre discariche tra le quali quella di Castrolibero che la politica locale, incredibile a credersi, ha fatto sorgere nell’antica Pandosia, cuore verde di quello che un tempo era il territorio dedito all’agricoltura. Le fonti storiche attribuiscono questo territorio fertilissimo all’antica capitale del popolo degli Enotri. Per rappresentare il danno paesaggistico e ambientale di questa discarica, forniamo alcune immagini la cui eloquenza mostra sia come questo mostro sia stato costruito nel ben mezzo di un polmone verde, che le modalità attraverso le quali risultano sigillati alla meno peggio i teloni che la coprono. Modalità sulle quali, le competenti autorità dovrebbero tranquillizzarci dicendoci se è così che si deve sigillare una discarica di questa portata. Qui di seguito le immagini:

Discarica di Castrolibero nel polmone verde
Discarica di Castrolibero nel polmone verde
Discarica di Castrolibero nel polmone verde
Discarica di Castrolibero nel polmone verde
Discarica di Castrolibero nel polmone verde - il telone fissato con sassi
Discarica di Castrolibero nel polmone verde – il telone fissato con sassi
Discarica di Castrolibero nel polmone verde - il telone fissato con sassi
Discarica di Castrolibero nel polmone verde – il telone fissato con sassi
Discarica di Castrolibero nel polmone verde - il telone fissato con sassi
Discarica di Castrolibero nel polmone verde – il telone fissato con sassi

LA GRANDE DISCARICA DI RENDE E LE ESALAZIONI DEI LORO INCENDI
La discarica di Rende, davvero imponente, è ben visibile sulla nostra mappa nonostante sia stata coperta dalla vegetazione. Ma, è sufficiente entrare su Google Maps per scorgere il grigio scuro dei teloni che la coprono emergere in vari punti. A proposito di queste due discariche confinanti, quelle di Castrolibero e di Rende, va detto che alcune frane sempre ben visibili anche da Google Maps, fanno intendere che la stessa strada in costruzione i cui lavori sono stati interrotti, ha avuto problemi molto seri a causa di possibili frane. Crediamo che su ciò, dovrebbero indagare al più presto le istituzioni competenti.

Le discariche di Castrolibero e Rende (si intravedono pezzi di copertura) e la strada della quale Google Maps mostra segni di cedimento

Questo, per comprendere se trattasi di sversamenti di rifiuti o di terreno che cedendo potrebbe procurare danni enormi all’ambiente, oltre quanto già è visibile anche in considerazione del fatto che l’estate 2017, proprio su parte cospicua del territorio che include le discariche, si sono sviluppati incendi che hanno causato esalazioni di fumi neri visibili a chilometri di distanza, respirati per giorni dai cittadini e ben recensiti dagli organi della stampa locale.

LA DISCARICA DI VIALE MAGNA GRECIA A COSENZA
In questo contesto si inserisce la nostra richiesta di immediata bonifica rivolta all’Amministrazione comunale di Cosenza, del sito ex Cupole Geodetiche (fiera di Cosenza), situato sull’ormai frequentatissima Viale Magna Grecia. A tal proposito, chiediamo che l’Amministrazione faccia anche da mediatrice istituzionale con gli Enti Provincia e Regione.

Discarica (quella scoperta) di Viale Magna Grecia a Cosenza
Discarica (quella scoperta) di Viale Magna Grecia a Cosenza

E’ questo, oggi, il luogo ove i Cittadini di Cosenza e Castrolibero e Rende che praticano lo jogging si ritrovano, correndo e respirando a pieni polmoni, proprio su quella che un tempo era la discarica comunale di Cosenza. Il luogo sul quale sorgeva l’area fieristica di Cosenza più grande della Calabria.

L'insegna dell'ente Fiera di Cosenza nell'area sovrastante la discarica
L’insegna dell’ente Fiera di Cosenza nell’area sovrastante la discarica

PROTESTE DELLA POPOLAZIONE RESISTENTE E SOSPETTI CASI DI TUMORE
Sono stati numerosi i casi sospetti di tumore che hanno colpito la popolazione locale e numerose sono state le proteste della popolazione residente, l’ultima della quale ha costretto il Consiglio comunale, nel 2014, a deliberare un documento che impegnava l’Amministrazione di Cosenza a bonificare.

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il grande piazzale dove un tempo sorgevano le Cupole Geodetiche dell’Ente Fiera sotto al quale è sepolta la discarica

Le bonifiche, risulta, non sono mai state attuate e i rifiuti sono ancora nel sottosuolo, sempre in agguato nel causare danni per la salute pubblica. Alla discarica di Sant’Ippolito e a quella di viale Magna Grecia, si aggiungono numerosi siti spesso posti sotto sequestro dalla magistratura dove sono stati riversati rifiuti pericolosi.

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Rifiuti che sostano da mesi in Viale Magna Grecia adiacenti area ex Ente Fiera di Cosenza

L’INDAGINE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI COSENZA
Eppure il tema dell’alto inquinamento di terreni e fiumi è molto centrale e discusso. Va infatti aggiunto che il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo ha recentemente aperto una inchiesta a proposito di pericolosi sversamenti nel fiume Crati.  «Questa – ha detto il Procuratore – è la più importante indagine in materia di tutela dell’ambiente mai condotta nel cosentino”. Non a caso all’indagine è stato dato il nome di “Cloaca Maxima”. 

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Pneumatici nella discarica a cielo aperto di Viale Magna Grecia a Cosenza

COSA DICEVA IL CORRIERE DELLA CALABRIA NEL 2014
Proprio in riferimento alla discarica di Viale Magna Grecia (vedi mappa), il “Corriere della Calabria” già nel 2014 pubblicava: “una perizia geologica effettuata dal laboratorio GeoLab nell’ormai lontano 2008 rivelava che sotto quel terreno c’è di tutto. Una discarica, ovviamente abusiva, nella quale negli anni 80 è stata gettata ogni cosa, sopratutto idrocarburi – ma anche metalli pesanti – che secondo le analisi risultano essere di 8927 microgrammi per chilo, ben oltre le già indulgenti quantità considerate accettabili.

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Viale Magna Grecia – l’area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica

Sembra l’ineludibile destino di un luogo, condannato a raccogliere, a poche decine di metri dal fiume che separa Cosenza da Castrolibero, lo scarto dell’opulenza sotto forma di rifiuti urbani e industriali. Per la verità la presenza dell’interramento in qual luogo di ogni porcheria era ben nota sin dall’Amministrazione Perugini, che dopo la ‘scoperta’ ufficiale della presenza di rifiuti tossici nel terreno, aveva pensato ad una bonifica per poi procedere alla costruzione di una  nuovo quartiere fieristico, La cosa si perse sulle buone intenzioni e si arrivò alla elezione di Occhiuto che subito – circa dopo quattro mesi dopo il suo insediamento – tirò fuori dal cassetto un suo progetto riguardante la fiera, una struttura a forma di enorme uovo, una specia di astronave che avrebbe preso il posto delle famose cupole, cioè esattamente sopra un terreno dove costruire qualcosa non sembra essere una brillante idea”.

Viale Magna Grecia - l'area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica
Viale Magna Grecia – l’area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica

Sempre il Corriere della Calabria il 23 Novembre 2015 faceva presente che “nonostante le continue denunce e l’intervento anche della Procura di Cosenza, la bonifica dell’area da parte della Regione, sempre promessa, non è mai partita….”.

IL MOVIMENTO NOI CHIEDE L’URGENTE BONIFICA
Per tutti questi motivi, il Movimento NOI chiede con urgenza la bonifica di questi siti e la loro salvaguardia. Un’attività non più rinviabile e che si traduce in salute dei cittadini della città di Cosenza.

 

A NEMO “il misericordioso” il riconoscimento dei cittadini di Cosenza

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NEMO - RAIDUE
"NEMO" il programma edito da RAIDUE
“NEMO” il programma edito da RAIDUE

di Emanuele Sergi/

Il programma di RAIDUE “NEMO” ha trattato recentemente argomenti molto sentiti dai Cittadini di Cosenza che hanno espresso il loro dissenso rispetto alle politiche attuate dall’Architetto Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, la cui Amministrazione, per dare spazio al nuovo avrebbe completamente dimenticato la parte antica della Città e con essa le periferie e tutto quanto in termini di umanità presente in essa, esiste e lamenta l’abbandono. L’inviato Nello Trocchia è andato a Cosenza dove, da una parte è sorto il ponte più alto d’Europa ad opera dell’archistar Santiago Calatrava e dall’altra, crollano le case di uno dei centri storici più belli d’Italia. Immediatamente dopo la messa in onda del programma che ha toccato nervi scoperti, il Sindaco ha minacciato denunce e class action contro la RAI ma, molti cittadini di Cosenza, al contrario, ringraziano la TV di Stato perché, dicono, “il servizio di NEMO è servito, eccome!”.

AL CLAMORE DI “NEMO” SEGUE LA DELIBERA SULLE PERIFERIE
Prova è, immediatamente dopo il grande clamore suscitato dal programma NEMO, l’immediato ricorso all’approvazione di un documento di Giunta attraverso il quale l’Amministrazione corre al riparo, mostrando la volontà di occuparsi di alcune tra le grandi aree periferiche, rispetto a quello che l’Amministrazione definisce “il salotto buono” della Città che dovrebbe identificarsi con il Corso Mazzini. Tra essi, Via Popilia completamente abbandonata nei sette anni di amministrazione Occhiuto ma che risulta oggi ben inclusa nella Città grazie al Viale Giacomo Mancini. Si tratta dell’imponente opera pubblica costata milioni e milioni di euro e da poco ultimata ma, questione incomprensibile, prossimo alla sua demolizione per fare spazio ad una tranvia che i cittadini non vogliono perché non nasce dalle loro esigenze e sulla quale negazione lo stesso Sindaco Mario Occhiuto, è stato rieletto; infatti, come ben noto, è stato in prima linea nella battaglia definita “NO METRO” e invece, dopo averla anche sottoscritta, la sta realizzando.

COSENZA: CITTA’ STORICA ABBANDONATA E’ LO SFONDO DEL PONTE DI CALATRAVA
In questa situazione politica molto paludosa, il programma di RAIDUE “NEMO”, ha trovato spazio per mostrare il volto oggettivamente discutibile delle politiche messe in atto nella Città di Cosenza. I cittadini intervistati, tra i quali persone appartenenti a categorie protette, hanno testimoniato il grado di abbandono della Città Storica che, oggettivamente è sotto lo sguardo di tutti, evidenziando la dicotomia di questa realtà con il nuovo Ponte dell’archistar Santiago Calatrava. Un “vezzo” che esce dall’architettura moderna per collocarsi alle porte di quella storica, voluto dal Sindaco Giacomo Mancini e ultimato dall’attuale. Per completarlo, sarebbero stati impegnati Fondi Gescal, nati per essere investiti non già in opere pubbliche come il Ponte, bensì in edilizia sociale.

SUBITO DOPO LO SCANDALO DI “NEMO” SI RIUNISCE LA GIUNTA
Immediatamente il “dopo NEMO di RAIDUE”, a volte il caso, la Giunta comunale ha approvato tutta una serie di iniziative e investimenti di importanti fondi pubblici che vanno a sostenere alcune periferie. Insomma, dicono a Cosenza, il programma di RAIDUE ha sortito il suo effetto.

IMMEDIATE E SPROPOSITATE LE REAZIONI
Davvero inattese le reazioni eticamente gravissime manifestate contro la RAI ed il programma NEMO, nonché contro il giornalista che ha curato il servizio. Il Sindaco e alcuni suoi collaboratori hanno considerato il programma e gli intervistati rei di lesa maestà e per questo sono stati oggetto di un vero e proprio tiro al bersaglio, come si dovrebbe fare non già a chi allunga un microfono per dare voce a chi non ne ha, ma contro chi, invece, non ha il coraggio di denunciare.

IL SINDACO ANNUNCIA UNA “CLASS ACTION” CONTRO LA RAI
Già dopo pochi minuti dalla fine del programma NEMO, Facebook si è trasformato in un campo di battaglia combattuta dalle tastiere, senza sapere che i colpi sparati dalla tastiera rimangono. Sulle pagine “social” del Sindaco e di alcuni suoi collaboratori, infatti, amplificato da parte della stampa locale, si è letto di tutto e di più tra accuse alla RAI e indicibili commenti, finendo con l’annuncio da parte del Sindaco Mario Occhiuto di una “class action” contro la stessa RAI che a suo dire, avrebbe gravemente leso l’immagine ed il prestigio della Città di Cosenza.

UN GIGANTESCO PARCHEGGIO NEL CUORE DELLA CITTA’
Un annuncio, che oggi potrebbe richiamare l’attenzione massiva del mondo dell’informazione sulla Città di Cosenza e sulle sue stranezze operate dal Sindaco, come quella del volere far passare la politica di questa amministrazione “sostenibile”, mentre la più importante opera pubblica interamente a cura di questa Amministrazione Occhiuto, è rappresentata dalla costruzione di un gigantesco parcheggio proprio nel cuore della Città, sovrastato da una immane colata di cemento difesa a spada tratta come “piazza” e che oggi, si sta tentando di coprire in ogni modo con grave dispendio di fondi pubblici.

I CITTADINI VERSO IL “GIORNO DELLE MATITE”
I Cittadini, intanto, iniziano ad organizzarsi guardando per tempo al “giorno delle matite”, così come è stato giorno 4 Marzo 2018, perché la politica dell’attuale amministrazione Occhiuto sia solo un ricordo. E’ un dato di fatto che dopo sette anni di amministrazione del Sindaco Occhiuto, e nonostante il recupero della Città Storica sia stato un punto centrale anche del nuovo programma elettorale, risulta essere completamente abbandonata.

CITTA’ STORICA VALORIZZATA DALLE NO PROFIT
Se oggi si parla bene di essa, infatti, lo si deve solo a programmi realizzati da privati cittadini e organizzazioni No Profit che, lontano dall’utilizzo di fondi pubblici, riescono a tenere alto il buon nome della parte antica della Città che presenta un patrimonio di Beni Culturali di assoluta eccellenza. E’ noto il caso del progetto di rigenerazione territoriale COSENZA CRISTIANA, premiato dal competente Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, proprio grazie all’eccellenza del lavoro svolto dai privati in un contesto molto innovativo, li ha gratificati, inserendo la Città Storica di Cosenza, nell’elenco di quelle il cui restauro è finanziato da Fondi Europei. Programma, questo, già approvato dal CIPE per la somma di ben 90 milioni di euro. I privati, dunque, hanno fatto meglio dell’Amministrazione comunale e la notizia ha fatto il giro del mondo, come dimostrano le Agenzie di Stampa.

I VIGILI URBANI DI COSENZA IN TRASFERTA A CASA DEGLI INTERVISTATI DA “NEMO”
Fino a qui è tutto cronaca, se non fosse per una sorta di indagine stile ”militare” che l’Amministrazione avrebbe fatto condurre da telecamere accompagnate da Vigili Urbani del Comune di Cosenza – cosa assai anomala e discutibile trattandosi di Cittadini tra i quali portatori di disabilità. Una forzatura a sole pochissime ore dalla messa in onda del servizio di NEMO, che ha fatto credere che tali interviste, sarebbero state estorte con la presenza minacciosa di un Vigile Urbano di Cosenza in trasferta in altro Comune, con lo scopo di creare contenuti riparatori alla forte denuncia del programma NEMO sulla rete RAI. A sottolineare ciò, non solo la Stampa locale ma anche “Il Fatto Quotidiano” in un recente articolo non troppo lusinghiero per l’immagine della Città.

GRAVISSIMA INGERENZA
Se fosse vero – inutile dire – sarebbe gravissimo e configurerebbe una vera lesione dei Diritti Umani oltre che l’apposizione del sigillo su una modalità di comportamento che dovrebbe essere censurata a tutti i livelli. Un comportamento che graverebbe e di molto non già sul prestigio della Città di Cosenza ma, al contrario sul nome del Sindaco Occhiuto e dei suoi collaboratori che, molto si sono esposti con espressioni anche gravi nei confronti di semplici cittadini che si sono presi carico di sostenere, anche nei mesi precedenti, gli argomenti trattati da NEMO.

ATTENDIAMO LE MOTIVAZIONI DELLA “CLASS ACTION”
Intanto, si attende di leggere le motivazioni della “class action” promessa dal Sindaco Mario Occhiuto contro la RAI e il risultato di eventuali indagini a carico di chi, entrando in casa di persone deboli, potrebbe avere compiuto atti illegittimi, violando la Legge.

“Il programma NEMO – affermano alcuni cittadini – ha dato voce alla realtà. In questa seconda fase politica condotta da Mario Occhiuto, diversamente dalla prima completamente esaurita, traspare una maniera di fare politica che infligge le proprie scelte politiche ai cittadini che arriva a trattare come veri e propri sudditi”.

“Ma – concludono – il giorno della matite è arrivato e re e corte, presto, si troveranno senza un regno”.

Lectio Magistralis di S. E. Mons. Francesco Nolè: I Valori di San Francesco di Assisi nella vita moderna

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Movimento NOI - Cattolici in Politica
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S.E. Rev.ma l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano Mons. Francesco Nolè

a cura della Redazione/

Giovedì 19 Aprile alle ore 18,30 nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Cosenza, Piazza Parrasio – Città Storica, l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza – Bisignano S. E. Rev.ma Mons. Francesco Nolè, ha tenuto la Lectio Magistralis sul tema “I Valori di San Francesco di Assisi nella società moderna”. Si tratta della prima di una serie di conferenze attraverso le quali, il Movimento cattolico NOI, affronta le serie problematiche del presente e del futuro che, in considerazione dell’incertezza politica europea e dei tanti focolai di guerra in forte espansione, coinvolgono anche la nostra società. Le Nazioni, sono corse al riarmo e all’uso della forza che costituisce sempre la più grande violazione dei Diritti Umani, si comprende il reiterato invito di Papa Francesco che sta invitando i cattolici ad entrare tutti in politica, ma in quella con la “P” maiuscola che necessita di essere scoperta.

Il Movimento NOI - Rete Umana
Il Movimento NOI – Rete Umana

Il Movimento cattolico NOI, che sorge in attuazione di questa richiesta, ritiene che la Società civile, la Famiglia, la Scuola, i Giovani, abbiano bisogno di attingere a grandi esempi di vita, come quelli di Chiara e Francesco di Assisi, in grado di orientare concretamente verso la vita e la Pace, e non verso la morte e la guerra. Avere come Arcivescovo un figlio di San Francesco di Assisi, è un grande dono nel momento in cui, abbiamo il Sommo Pontefice che sceglie il nome del Santo di Assisi che ebbe il coraggio di mettersi in cammino, a piedi, senza negarsi le asperità della vita, per incontrare popoli, culture e religioni per tessere lineamenti di Pace.

La “loro” Calabria su “Nemo” e “Non è l’Arena” la cambiamo con le matite

nemo - cosenza - mario occhiuto
Il Programma di RAIDUE - NEMO "nessuno escluso"

di Fabio Gallo/portavoce nazionale/

In poche ore la classe politica della Calabria si è trovata sulla graticola del mondo dell’informazione nazionale. Prima il programma NEMO (RAIDUE), dedicato alla gestione della Città di Cosenza; oggi, sul programma di Massimo Giletti, “Non è l’Arena”, con lo scandalo dei vitalizi.

Fino a ieri, in una regione nella quale il Procuratore Nicola Gratteri ha dichiarato che la ‘ndrangheta volentieri si occupa di mezzi di comunicazione, il grido di dolore che viene dalla Calabria onesta e che lavora, è stato soffocato. Ora, evidentemente, cambiate le forze della politica nazionale, anche il fare informazione ha nuove strade difficili da controllare.

I Cittadini sono senza forze, costretti a subire angherie di ogni sorta e prepotenze dal potente di turno che costruisce la propria carriera politica sulle spalle della povera gente. Ci troviamo inanzi ad una trasformazione genetica della politica che amministra la cosa pubblica assecondando logiche basate molto spesso su capricci personali diametralmente opposte alle esigenze primarie dei Cittadini.

Massimo Giletti - Non è l'Arena - La 7
Massimo Giletti – Non è l’Arena – La 7

Capita così che l’emergenza abitativa in Calabria, in una città come Cosenza, la più povera della Calabria e tra le più povere d’Italia, non viene affrontata perché i danari che servivano per costruire case, vengono investiti in altro, creando il vuoto strategico dell’ingiustizia sociale che ricade sulle spalle di coloro i quali, per avere un tetto sulla testa, si vedono costretti a compiere illeciti occupando, tra l’altro, strutture pericolanti e ponendo a rischio la propria vita.

Capita così che i consiglieri regionali, pur avendo uno stipendio altissimo,  ricevono anche l’adeguamento ISTAT. Capita anche che chi è stato consigliere anni addietro, possa trasferire indennità e vitalizio ai propri familiari, come se fosse una casa!

Capita che, quando la televisione di Stato si occupa dei problemi di Cosenza e della Calabria, si gridi allo scandalo perché qualcuno si è permesso di entrare nella casa di tutti, che qualcuno ritiene la propria, di alzare il tappeto e portare alla luce la polvere che si era tenuta nascosta.

Capita che ci sia l’ardire di difendere i vitalizi senza vergogna o denigrare chi, con strumenti di fortuna ma con fede nell’umanità, in un centro storico abbandonato, combatte l’emarginazione.

Di certo essi non sono ancora consapevoli che, presto, questo modo di fare politica sarà spazzato come foglie secche nel vento impetuoso che non porta odio ma un forte senso di Giustizia sociale, indispensabile nell’attuale società in veloce trasformazione.

La Calabria, in tal senso, ha lanciato un piccolo ma evidente segnale lo scorso 4 Marzo. Forse, anzi, certamente, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

“LORO”, oggi, sono già un film che presto animerà le sale cinematografiche proiettando i privilegi a cui LORO, questa gente, è attaccata come le sanguisughe ad un corpo sociale. LORO, lo sappiamo, sono convinti di avere il comando dei cannoni.

NOI, invece, abbiamo sempre di più quello delle matite bene appuntite con le quali si combatteranno e vinceranno le battaglie, come abbiamo fatto il 4 di Marzo.

Al via “120 Giorni delle Belle ARTI”. Valorizza Artisti, Artigiani e Creativi per il bene dell’economia

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Movimento NOI – la piattaforma digitale per il sostegno delle Belle Arti

In Rete la Piattaforma Digitale al servizio degli Artisti, degli Artigiani e dei Creativi. Il Movimento NOI dice basta alla politica amica che raccoglie solo le istanze favorevoli e mette da parte i tanti sacrifici di tanti artisti e artigiani, cuore dell’economia italiana. Facendo seguito al successo di COSENZA CRISTIANA, il Movimento NOI apre un nuovo cantiere progettuale per sostenere il lavoro del mondo dell’Arte che nella Città di Cosenza (e non solo), è abbandonato dalla politica.

BELLE ARTI: DA COSENZA LA PRIMA PIATTAFORMA CHE LE PROMUOVE
Nasce la prima edizione di “120 Giorni delle Belle Arti”, la piattaforma digitale che si occuperà di accogliere e valorizzare gratuitamente, per 120 giorni all’anno, il genio delle Arti, dell’Artigianato e del mondo creativo in genere, per mezzo delle reti digitali.

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Movimento NOI – la piattaforma digitale per il sostegno delle Belle Arti

MOVIMENTO NOI SOSTIENE ARTE, ARTIGIANATO E MONDO CREATIVO
L’idea è del Movimento cattolico NOI che, profittando dell’esperienza nel campo del proprio portavoce nazionale Fabio Gallo, ha raccolto le istanze di numerosi creativi i quali, a causa di politiche involutive e inadatte allo sviluppo, hanno subìto gravi danni economici, con la conseguente chiusura di attività, rinuncia a produrre e, in molti casi, hanno dovuto abbandonare Cosenza e la Calabria.

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Movimento NOI – la piattaforma digitale per il sostegno delle Belle Arti

LA DICHIARAZIONE DEL MOVIMENTO NOI
“Il mondo delle Belle Arti rappresenta il valore dello stesso Made in Italy che la politica incapace di visioni olistiche in grado di creare sviluppo, sta lasciando morire.  Lo ha afferma l’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Movimento NOI. Le Belle Arti costituiscono uno dei grandi pilastri dell’economia italiana e se valorizzazione, fruizione e organizzazione sono trascurate, il mercato del genio creativo italiano sarà completamente sostituito da cineserie, con gravissimo danno dei settori produttivi, economici e del Turismo. Non comprendendone il valore, la politica presa dalle cementificazioni, sta producendo il massivo degrado culturale che si registra dalle cronache, ed un grande vuoto per il futuro dei giovani. Per questo, non avendo ancora ruoli di Governo – afferma il Movimento NOI – abbiamo deciso di autofinanziare e produrre un nuovo miracolo di gratuità, come già fatto realizzando il progetto COSENZA CRISTIANA (www.cosenzacristiana.it) che, suscitato l’interesse del competenti Ministro dei Beni Culturali, ha prodotto ben 90 milioni di Euro per la Città Storica di Cosenza.

belle arti, movimento noi, cosenzaOggi, abbiamo realizzato una Piattaforma digitale nella quale confluiranno i protagonisti delle Belle Arti che promuoveremo per 120 giorni continuati attraverso tutti i canali disponibili, utilizzando il “potere della rete” e rivolgendo agli Organi della Stampa il costante invito ad offrire spazio alle Belle Arti e agli Artisti. In una società ricca, tutti vivono meglio e liberi dalla paura del presente e del futuro”.

ACCESSO ALLA PIATTAFORMA GRATUITO
L’accesso alla Piattaforma è gratuito, sarà istituzionalizzato e si ripeterà ogni anno. La direzione è affidata a Fabio Gallo, già direttore dell’Ufficio Cultura e Grandi Eventi della Basilica dello Stato di Roma. Sarà costituito un Comitato di accoglienza e molte saranno le novità. La Piattaforma è on line e presto sarà animata dai protagonisti delle Belle Arti e dalle loro storie. Vedi www.italiaexcelsa.it/bellearti

Nuovo Ospedale di Cosenza (a Rende): rischio scippo o un patto elettorale?

Questione Sanità
Questione Sanità
Questione Sanità
Questione Sanità

La redazione/

Il dibattito che si è riaperto sul nuovo ospedale di Cosenza è utile ma incompleto, a danno della salute dei Cittadini. Lo dichiara il Movimento cattolico NOI che afferma: siamo terzi ai partiti e a chi amministra e abbiamo a cuore solo la salute di tutti i Cittadini. Il personale sanitario e para-sanitario è costituito nella stragrande maggioranza da professionisti e grandi lavoratori che si trovano continuamente in difficoltà anche per una struttura vecchia, obsoleta, deteriorata, non più adatta! Se ci sono i presupposti dunque, il Commissario faccia altre assunzioni così come aveva annunciato. Da anni però – continua il Movimento NOI – proprio a causa del deterioramento strutturale, la Magistratura di Cosenza ha aperto inchieste su disservizi e carenze strutturali, ai quali sono stati anche attribuiti decessi. Recentemente, anche il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo ha denunciato pubblicamente gravi carenze strutturali nelle sale operatorie. Le esigenze di Legge per le strutture ospedaliere, i livelli di sicurezza e la normativa evoluta, gli standard di servizio e tanto altro ancora, sono parametri che obbligano un adeguamento strutturale serio e costoso degli ospedali, tanto da far riflettere se sia o meno più economico farne di nuovi, in attuazione degli standard attuali, invece che adeguare strutture che hanno 80 anni! È necessario ripensare a una struttura ospedaliera nuova nella Città di Cosenza, con tutto quello che ne deriva. I partiti continuano a ragionare per spot elettorali o slogan. Il Movimento NOI, dopo avere ascoltato esperti di settore e applicato il semplice buon senso e l’esperienza di tanti che finiscono in ospedale per le cure, ritiene che un nuovo ospedale a Cosenza non solo sia necessario, ma sia obbligatorio. L’iter è avviato, bisogna adesso decidere esattamente dove. E sgombriamo la strada dai dubbi: è chiaro che mentre si costruisce un nuovo ospedale, il “vecchio” rimarrebbe aperto, così come è accaduto per il nuovo Pronto Soccorso.

Apprendiamo dagli organi di stampa – continua il Movimento NOI – che sono disponibili circa 250 milioni di Euro grazie ad un accordo di programma con il Ministero della Salute e che esiste una bozza di protocollo tra Regione-Comune-Azienda Sanitaria frutto di continui incontri fatti dal lontano 25 ottobre 2017. Dunque, perché non si realizza? Manca la decisione del Consiglio Comunale di Cosenza che deliberi la scelta del Sito dove realizzarlo. I soldi non bastano? Allora perché fare incontri, tavoli, studi, protocolli? Ci sono o ci saranno fondi privati? Non sappiamo, ma il punto è: dove si vuole il Nuovo nosocomio? I Cittadini di Cosenza chiedono ai Consiglieri Comunali di convocare il Consiglio Comunale e decidere. Si vuole fare a Cozzo Muoio (dov’è adesso), bene; si vuole a Vaglio Lise ? Bene lo stesso. Ma adesso la scusa è “NON DECIDONO E QUINDI NON LO VOGLIONO”.

Dopo aver sgombrato il campo dagli alibi dei partiti – conclude il Movimento NOI – verificheremo la veridicità e la volontà di farlo e soprattutto l’adeguatezza dei fondi e del progetto. Perché – fa notare il Movimento NOI – non deliberare e togliere l’alibi “dell’immobilismo altrui” del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio che muove accuse pesanti al Sindaco di Cosenza? Conviene rischiare che si faccia a Rende con infrastrutture e suolo pubblico già pronti nei pressi dell’Unical? Infine, un’ultima domanda che tutti i cosentini si pongono e che è ancora più seria e allarmante – chiude il comunicato del Movimento Noi: a chi giova un consiglio comunale commissariato che non si riunisce, che non discute, che non delibera,  che non decide? Non vorremmo che “il non decidere” sia una strategia dei perditempo per spostare il Nuovo Ospedale a Rende, come contropartita elettorale in vista delle prossime elezioni regionali!

Movimento NOI dice NO a metro leggera di Cosenza – Rende

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Nella foto: esempio di Metro leggera

La Redazione/

Il Movimento NOI dice NO alla cosiddetta metropolitana leggera di Cosenza Rende. Tra i motivi principali quello che per la sua realizzazione, secondo l’attuale progetto, si andrebbe a distruggere l’attuale e funzionale Viale Giacomo Mancini. L’analisi del Movimento NOI è razionale e dimostra alcune delle ragioni che portano a sostenere che tale intervento è altamente invasivo, superato nella tecnologia, fortemente inquinante e antieconomico.

NUMERI BASATI SU PURA FANTASIA PER GIUSTIFICARNE LA REALIZZAZIONE
Ma entriamo nel merito: il bacino d’utenza della metropolitana prevede 40.000 passeggeri al giorno che non si raggiungono neanche nelle metropolitane delle grosse città del Nord. Si prevede che ogni 8 minutidalle 7 alle 22, in 15 ore, più di 100 treni in partenza e 100 in arrivo, siano pieni! Pura fantasia. Sarebbe come evacuare ogni giorno una città come Rende in mezza giornata. L’utilizzo di mezzi su ferro poi, risale agli anni settanta, quando nelle grosse città entravano in uso i tram. Oggi, per chi davvero desidera fare politica sostenibile, anche in attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, bisognerebbe puntare su mezzi a idrogeno ed elettrici che offrono performance di rendimento altissime, con livelli di inquinamento pari a zero.

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Viale Giacomo Mancini (Viale Parco) che verrebbe cancellato per i lavori della Metro. Foto: Rete

NESSUNA TUTELA DELL’AMBIENTE DIMOSTRABILE
Nessuna tutela dell’Ambiente, come si vuole far credere. Infatti, per gran parte del percorso, la metropolitana NON HA CORSIE PREFERENZIALI ma attraverserà il traffico. Metro, autovetture, ciclomotori, camion e pullman scorreranno insieme e ciò aumenterà notevolmente non solo il tempo di percorrenza (previsto da Piazza Matteotti fino all’UNICAL in 20 minuti…), ma anche il traffico e quindi, l’inquinamento acustico e atmosferico che si traduce in stress psicofisico che incide sulla salute dei Cittadini. Ricordiamo che la Metropolitana che si vuole far passare per “leggera” è, nella realtà, un mezzo molto pesante.

PESANTI COSTI DI GESTIONE A CARICO DEI CITTADINI
La metro delle Coop Rosse del nord è un’opera fallimentare, non solo perché costa 160 milioni di euro, ma anche per i costi di gestione che saranno totalmente a carico dei comuni di Cosenza e di Rende e graveranno sui cittadini, con conseguente aumento delle tasse. Politicamente, va ricordato che i Cittadini di Cosenza hanno già espresso il loro pensiero negativo con la raccolta delle firme, per dire NO alla METRO.

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Nella Foto: il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto con numerosi attuali membri del Governo cittadino all’epoca della raccolta firme per il NO alla Metro. Foto: Facebook (Vincenzo Guru Iaconianni)

IL SINDACO SI SCHIERO’ CON I NO METRO
Paradossale è il dato che il Sindaco di Cosenza, oggi tra i promotori, nelle scorse politiche si schierò apertamente dalla parte del NO alla Metro, riconquistando, così, la sua seconda elezione a Sindaco di Cosenza.

Movimento NOI - Rete Umana
Movimento NOI – Rete Umana

MOVIMENTO NOI: POLITICA NON RISPETTA I CITTADINI
La politica dunque, sta continuando a non avere rispetto dei Cittadini. I paventati miglioramenti al progetto, chiudendo totalmente al traffico Viale Giacomo Mancini e Via XXIV Maggio con il parco definito “del benessere”, risulteranno peggiorativi. Una grande opera perfetta, costata milioni di Euro verrà distrutta per spendere altri fondi pubblici. Follia contabile pura. Questa idea, insieme a quella della metropolitana, provocherà per diverse ragioni, uno smembramento economico-sociale della città, un peggioramento del traffico, un aumento esponenziale dell’inquinamento atmosferico, aggravando una crisi commerciale già forte. Il parco del benessere diventerà il parco del malessere dell’intera Città di Cosenza. Questa inutile opera, è già entrata nell’immaginario collettivo come una futura sofferenza che complica la vita e ostacola gli accessi alla città, aumentandone i tempi di ingresso e di uscita.

UNA POSSIBILE ALTERNATIVA
Ma c’è l’alternativa: si potrebbe utilizzare la “strada ferrata”, che dista soli 50 metri da Viale Mancini, elettrificandola, per assicurare un collegamento ecologico e veloce con l’Università della Calabria. Si potrebbe, ma non si vuole. Per tutte queste ragioni, promuoveremo presto ogni forma di dissenso democratico, contro la scellerata decisione di isolamento del centro cittadino e di spreco di denaro pubblico.

A Corigliano – Rossano apre sede del Movimento cattolico NOI

corigliano rossano movimento noi

a cura della Redazione/

Aperta a Corigliano Rossano la sede del Movimento NOI.  Ad annunciarlo è il portavoce nazionale del Movimento, Fabio Gallo. “E’ prevista l’apertura di diverse sedi – ha annunciato Gallo – incoraggiate dagli iscritti dei diversi territori che chiedono l’attivazione del Movimento cattolico NOI sui rispettivi territori perché si possa parlare di sana e buona politica, dai grandi valori morali ed etici.

corigliano rossano movimento noiL’interesse per noi, non è solo quello di aprire così come previsto le prossime 7 sedi in Calabria, ma quello di radicalizzare il Movimento e rintracciare risorse umane che condividendo i nostri valori, possano interessarsi alle esigenze primarie dei Cittadini con estrema competenza, professionalità e umanità. Per questo – continua Gallo – il Movimento NOI ringrazia l’Avv. Alfonso Rago, anche referente delle ACLI, insieme alla sua organizzazione, per aver colto l’occasione di un diretto impegno in politica, come richiesto ai cattolici da Papa Francesco e, recentemente, dal Presidente della Conferenza Episcopale Calabra S. E. Mons. Bertolone”.

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L’Avvocato Alfonso Rago – Referente Movimento NOI “Corigliano – Rossano” (CO.RO)

L’AVVOCATO ALFONSO RAGO REFERENTE MOVIMENTO NOI CO.RO.
“Inizieremo subito a lavorare anche in prospettiva di appuntamenti politici del Movimento NOI – ha comunicato l’Avv. Alfonso Rago – come per esempio l’interessamento sulle questioni annose che una giovane città dovrà affrontare perché si parli concretamente di sviluppo sostenibile e Lavoro, in un territorio particolarmente vocato a interpretare i dettami dell’Agenda 2030. Famiglia, Giovani, Lavoro, Povertà, Sviluppo Sostenibile, Europa, Ricerca, Beni Culturali, Turismo, Agricoltura, sono tra i temi centrali della nostra azione all’interno della nuova Città di Corigliano-Rossano. Non a caso, giorno 7 Aprile parleremo di progettazione europea”.

corigliano-rossano“L’apertura di una nuova sede – ha concluso il portavoce Fabio Gallo – è sempre uno stimolo in più e auguro al Movimento Noi di Corigliano Rossano, di riuscire a fare in modo che anche il primo appuntamento che vedrà operativo il Movimento NOI, in collaborazione con Enti e Istituzioni territoriali, previsto per il 7 di aprile dedicato alle povertà, venga vissuto come una occasione di crescita e di continuo stimolo per l’intera comunità. In questa sede il Movimento NOI interverrà con la sua delegata all’Europrogettazione e Cooperazione Internazionale, l’Antropologa Matilde Ferraro, al fine di vivificare il territorio grazie ad un’azione di sviluppo che sia in grado concretamente di utilizzare i fondi comunitari che, puntualmente nella Regione Calabria, rimangono inutilizzati con conseguenti gravissime conseguenze sul mondo della produttività e del lavoro. E’ noto, infatti, che in Calabria ben nove miliardi di Euro di Fondi Comunitari non sono investiti e finalizzati”.

Apertura sede Movimento NOI Corigliano - Rossano
Apertura sede Movimento NOI Corigliano – Rossano

Ricordiamo che, a propositi di concretezza, i 90 milioni di Euro destinati recentemente alla Città storica di Cosenza dal MiBACT, sono stati assegnati grazie ad un grande lavoro di valorizzazione del Patrimonio Culturale voluto proprio dal Movimento NOI e realizzato dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” in collaborazione con l’Arcidiocesi Metropolitana di Cosenza – Bisignano. Si chiama COSENZA CRISTIANA (www.cosenzacristiana.it) e rappresenta il primo Museo Digitale italiano che valorizza una intera Città storica. Il Movimento NOI “Corigliano – Rossano” è già al lavoro perché anche il nuovo Comune di Corigliano-Rossano possa rappresentarsi in rete con la stessa forza.

ISCRIZIONI AL MOVIMENTO NOI
L’iscrizione al Movimento NOI è semplice, così come la consultazione del suo sito istituzionale del suo Magazine free press sul quale sono riportate le notizie ufficiali.
Sito Istituzionale: www.movimentonoi.it
Iscrizione al Movimento: www.retenoi.it
Magazine: www.noimagazine.it 

Link utili:
https://agensir.it/quotidiano/2017/11/28/diocesi-cosenza-il-progetto-cosenza-cristiana-inserito-nel-piano-mibact-di-finanziamenti-europei/

http://cosenzacristiana.it/2018/02/90-milioni-di-euro-alla-citta-storica-di-cosenza-nel-video-il-perche/

Mario Occhiuto non giochi sulla Sanità e salute dei Cittadini a Cosenza

Plastico del Nuovo Ospedale Civile di Cosenza
Plastico del Nuovo Ospedale Civile di Cosenza

La redazione/

I risvolti che si stanno delineando rispetto alla costruzione del nuovo ospedale a Cosenza, sono a dir poco allarmanti. Lo dichiara la Comunità politica del Movimento cattolico NOI – sede Cosenza.
 
MARIO OCCHIUTO STAREBBE PERDENDO TEMPO SULLA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE
Dall’ultima nota stampa resa pubblica dal Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – fa notare il Movimento cattolico NOI si evince a chiare lettere come il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto stia volutamente perdendo tempo ostacolando di fatto l’inizio dei lavori del nuovo ospedale. Tutto questo, mentre la gente continua a soffrire per le carenze strutturali e funzionali e gli scarsi standard di servizi che l’ospedale dell’Annunziata non riesce più ad erogare.
 
A COSENZA RINVIO SU QUESTIONE SANITA’ E’ INGIUSTIFICATO E PERICOLOSO
La politica del rinvio – afferma la nota stampa – risulta non solo ingiustificata, ma pericolosa! La questione Sanità in Calabria è davvero esplosiva e se il Partito Democratico (Mario Oliverio, ndr.) e Forza Italia (Mario Occhiuto, ndr.)  sono stati puniti dal voto dei Cittadini, è certamente conseguenza dell’incapacità politica che non ha come priorità il bene comune ma obiettivi politici personali.
 
UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA MARIO OLIVERIO E MARIO OCCHIUTO
Veniamo a sapere oggi che tra il Presidente della Regione Mario Oliverio e il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto esisterebbe “un protocollo d’intesa” (stile Metropolitana leggera, ndr.), dove si specificano tutti gli aspetti economico-sociali del nuovo ospedale, ivi compreso la sua definitiva localizzazione futura! Ma soprattutto, esiste da tempo l’impegno del sindaco di Cosenza di assumere una decisione e firmare tale protocollo d’intesa con la Regione Calabria. Tale sottoscrizione, è stata più volte rimandata dal primo cittadino con varie scuse e oggi, dopo mesi di ritardi, non esiste un cenno concreto del Sindaco a voler sottoscrivere il protocollo e iniziare i lavori.
 
Movimento Cattolico NOI - Rete Umana
Movimento Cattolico NOI – Rete Umana

MOVIMENTO NOI: BASTA CON I GIOCHI DI POTERE
Questi ritardi continui, rischiano di diventare dolosi verso una situazione allarmante in cui versa il nosocomio cittadino, con continue sofferenze, attese e ritardi che a volte causano anche il decesso di pazienti. Ciò, vìola i diritti fondamentali dell’Uomo. Soprattutto, i continui ritardi rischiano di far perdere il finanziamento di un’opera indispensabile alla città e alla provincia di Cosenza. Tutto questo è vergognoso. Ormai, è chiaro a tutti che il primo cittadino gioca sulla pelle dei cosentini. Chiediamo con forza – conclude il Movimento NOI – che la vicenda del nuovo nosocomio cosentino venga chiusa entro brevissimo tempo, con la firma del protocollo d’intesa già concordato da Comune e Regione, senza ulteriori rimpalli di responsabilità. Basta con i giochi di potere tra due partiti che hanno pagato caro alle politiche questo tira e molla sua diritti fondamentali dei Cittadini!

 
A seguire l’articolo a cura di “QuiCosenza.it News” che riporta la lettera inviata al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto da Presidente della regione Calabria Mario Oliverio:
 

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