Di Roberto Perri Referente per Cerisano del Movimento NOI/
Venerdì 21 luglio 2023 rappresenta per la Comunità di Cerisano un giorno importante perché si attiva, concretamente, il fare politica dei popolari del Movimento NOI sul territorio che come tanti altri della provincia di Cosenza, necessitano di nuove idee e attività civiche finalizzate al bene comune. Vi invito a partecipare premettendo che da cattolici non siamo contro nessuno ma con tutti coloro i quali vogliono il bene del territorio ed il suo sviluppo in un contesto di legalità.
Risolvere i problemi del quotidiano, avere cura della qualità della vita dei cittadini, sono cose che si possono fare se si esce da un’idea verticistica del potere e se, superando tutte le mistificazioni della propaganda populista, si torna davvero a fare una politica dal basso.
L’idea è quella di essere attori, non più solo spettatori, quindi una partecipazione attiva. La risposta è il civismo politico, la cui funzione primaria è proprio quella di connettere rappresentanza e partecipazione.
Il civismo rimanda ad una filosofia per cui ciascuno di noi è chiamato a fare qualcosa per migliorare la nostra realtà quotidiana. La Treccani dà questa bellissima definizione di civismo: alto senso dei propri doveri di cittadino e di concittadino, che spinge a trascurare o sacrificare il benessere proprio per l’utilità comune.
Il civismo rappresenta il potenziale da cui attingere risorse buone e rafforzare la spinta verso il bene comune, occorre la capacità di fare politica non solo di rappresentare problemi. Il civismo non solo come movimento di protesta e di difesa, ma soprattutto quale forza rigeneratrice, da contrapporre alla deriva della democrazia.
La città di Rende, con la sua vocazione universitaria e il suo potenziale culturale, ha le carte in regola per diventare una vera e propria Città Modello.
Eleonora Cafiero, referente della Città di Rende del Movimento civico NOI e già candidata Sindaco nelle Amministrative del 2019, sottolinea l’importanza di ripensare la città mettendo al centro le esigenze e i bisogni delle persone, trasformandola in un polo di conoscenza e un attrattore culturale di rilevanza europea. La ripresa di Rende richiede un impegno comune da parte dei cittadini e delle nuove e competenti classi dirigenti, ripartendo dal civismo autentico e valorizzando le conquiste positive degli anni passati.
Rende vanta una ricca tradizione universitaria, con istituti accademici di prestigio e una comunità studentesca dinamica. Tuttavia, per realizzare appieno il suo potenziale, è necessario adottare un approccio olistico che tenga conto delle esigenze sia materiali che immateriali dei suoi abitanti. Eleonora Cafiero sottolinea l’importanza di concentrarsi sulla persona, creando un ambiente che favorisca lo sviluppo integrale e il benessere di ogni individuo. Questo implica la messa in atto di politiche che promuovano l’accesso all’istruzione, all’occupazione, alla cultura e alla sfera sociale.
Per diventare una Città Modello, Rende deve diventare un’incubatrice di idee e un centro di conoscenza in grado di attrarre talenti e investimenti. Eleonora Cafiero propone di sfruttare la ricchezza intellettuale presente nella città e di promuovere la collaborazione tra università, industrie e istituzioni, creando un ambiente favorevole all’innovazione e all’imprenditorialità. Questa sinergia tra saperi accademici e realtà produttive può dare vita a un circolo virtuoso di crescita economica e sociale, creando opportunità occupazionali e migliorando la qualità della vita dei cittadini.
La realizzazione di una Rende rinata come Città Modello richiede la partecipazione attiva dei cittadini e l’emergere di nuove classi dirigenti competenti. Eleonora Cafiero sottolinea l’importanza del civismo autentico, invitando tutti a farsi promotori di un cambiamento positivo nella propria comunità. I cittadini devono essere coinvolti nel processo decisionale e nella pianificazione urbana, affinché la visione di una città modello sia rappresentativa delle esigenze e delle aspirazioni di tutti. Allo stesso tempo, è fondamentale che le nuove classi dirigenti abbiano le competenze necessarie per guidare il cambiamento, combinando competenza tecnica con una visione a lungo termine e una forte leadership.
La città di Rende ha l’opportunità di tornare a essere una Città Modello, mettendo al centro delle sue politiche e iniziative le esigenze delle persone e valorizzando il suo potenziale come polo universitario e culturale. Eleonora Cafiero, referente della Città di Rende del Movimento civico NOI, invita i cittadini a unirsi e a diventare protagonisti della rinascita della loro bellissima città, senza dimenticare il valore delle cose positive costruite negli anni. Attraverso un approccio olistico, l’incubazione di idee e la collaborazione tra università, industrie e istituzioni, Rende può diventare un modello di sviluppo europeo, fonte di ispirazione per altre comunità. La sfida è grande, ma con il coinvolgimento attivo dei cittadini e il supporto di competenti classi dirigenti, Rende può guardare al futuro con fiducia e determinazione.
Su richiesta di alcuni cittadini del Rione Santa Lucia di Cosenza vecchia, una delegazione di rappresentanti del Movimento NOI si è recata in zonaper constatare quanto lamentato dagli abitanti stessi. Il problema che hanno posto le persone che abbiamo incontrato, riguarda i cumuli di spazzatura accatastata in alcuni dei vicoli del Rione. Il problema supera qualsiasi fantasia. Mano a mano che si saliva nei vari vicoli, partendo proprio da Via Santa Lucia, molte persone ci hanno raggiunto per confermare la loro adesione al malcontento. Abbiamo attraversato svariati punti camminando sulla spazzatura con alcuni topi che hanno realizzato un bel comitato di accoglienza. Il cattivo odore è indescrivibile.
Invitati ad affacciarci da una finestra di Palazzo Molinaro, abbiamo constatato che la maggior parte dei tetti sono pericolanti quasi ovunque cosparsi da fogli di amianto a vista alcuni dei quali, tra l’altro, arsi nei roghi con tutto quanto ne consegue per la salute pubblica non solo del quartiere Santa Lucia. Ci hanno spiegato che in molte di queste case abitano dei ROM, ma non si sa chi ne quanti. La situazione appare disastrosa e soprattutto serpeggia sempre più grave il malcontento dei cittadiniper la presenza dei rumeni a cui viene attribuita la maggior parte delle nefandezze. L’Amministrazione comunale deve intervenire al più presto sia per il problema di igiene pubblica, ma anche per evitare che si scateni una guerra tra poveri. E’ ormai storia la proposta fatta in campagna elettorale dal Movimento NOI di eseguire un censimento di tutta la popolazione ROM che abita nella città storica, proposta che evidentemente l’Amministrazione Caruso non ha raccolto.
Secondo il Movimento NOI, che da più tempo sta sollecitando interventi più incisivi sulle politiche sociali della città, è ora il momento che la Giunta comunale ed il Sindaco pongano al centro della loro azione l’implementazione della spesa sociale attraverso il pieno utilizzo dei fondi a disposizione, non solo regionali, ma anche nazionali, comunitari, oltre che del PNRR. Forse così non sentiremo più il ritornello “non ci sono soldi”. Su queste tematiche è opportuno aprire un confronto serrato con tutti i soggetti che operano nel settore sia da parte del Comune che delle istituzioni locali e coinvolgendo anche le Associazioni del terzo settore. In questa direzione anche alla luce delle ultime novità che vedono assegnati all’ambito territoriale e sociale di Cosenza quattro nuovi finanziamenti per un importo complessivo di 2 milioni e settecentomila euro, il Movimento NOI chiede al Sindaco di Cosenza, Comune capofila, di aprire al confronto, con lo scopo di realizzare nel nostro territorio una rete di infrastrutturazione sociale in grado di garantire i diritti fondamentali, sino ad ora disattesi, a partire dai servizi socio sanitari, all’istruzione, al diritto alla casa, alla disabilità, alla non autosufficienza, al contrasto alla povertà ed a ogni forma di marginalità.
Comunicato Stampa – Popolari Movimento NOI 22 maggio 2023/ Nonostante i tanti annunci da parte dell’Amministrazione comunale, la Città di Cosenza affoga nell’abbandono. Ad essere esasperati a giusta ragione, sono i cittadini della Città Storica, in particolare il quartiere Santa Lucia che si vedono non solo abbandonati all’incuria e disinteresse dell’Amministrazione, ma, questa volta, anche esposti a grave rischio per la propria salute e dei tanti bambini che vi abitano non sempre nelle migliori condizioni ambientali e che, proprio per questo motivo, dovrebbero essere maggiormente tutelati.
Una questione di tutela dei Diritti fondamentali dell’Uomo alla quale deve corrispondere anche quella dei “doveri” da parte della politica locale alla quale spetta la responsabilità della tutela della salute dei cittadini.
LE IMMAGINI INVIATE DAI CITTADINI DEL QUARTIERE SANTA LUCIA A dire le cose come stanno sono le immagini che richiedono una forte presa di coscienza di tutta la cittadinanza e degli organi di Governo costituzionalmente preposti al controllo. Il quartiere è diventato una discarica colpita da ripetuti incendi che stanno procurando non solo danni ambientali poiché ad essere arsi sono anche materiali pericolosi, ma costituiscono un serio possibile danno alla salute delle famiglie del quartiere e dell’intera Città Storica. E’ ormai inaccettabile subire comunicati stampa e annunci di straordinari interventi che, come mostrano le immagini e le testimonianze degli stessi abitanti.
I CITTADINI CHIAMANO SENZA RISPOSTA Ancor più grave è la mancanza di interventi risolutori da parte dell’Amministrazione e dei suoi delegati a tali servizi, ai quali la cittadinanza ricorda che corrisponde lauti compensi, che non risponderebbero alle reiterate chiamate del quartiere. Unitamente alle immagini realizzate dai cittadini del quartiere santa Lucia, si allega il link di un documento video realizzato dal Centro di Alta Competenza CONNESSIONI che mostra, oltre alla drammatica situazione strutturale di numerosi nuclei abitativi che richiedono decisioni, una possibile persistenza di materiale pericoloso come l’amianto che richiederebbe immediato intervento sia di approfondita indagine per comprenderne quantità e degrado, che intervento, se si tiene alla salute dei cittadini.
CITTADINI DI SERIE “A” E CITTADINI DI SERIE “B”? Di fatto, ancora una volta, esistono cittadini di seria A, arroccati nelle pareti del Comune, e di serie B, la cittadinanza tutta che non solo paga le tasse al massimo delle aliquote, ma si vede costretta a subire una città sporca, disastrata e che ha perso di senso, anche con il prolungato abbandono di opere pubbliche che potevano essere salvate dal degrado. Tra esse, il Planetario ormai in pessime condizioni a solo poco più di un anno dalla consegna e i BoCSART molti dei quali deteriorati dall’umidità, solo per citarne due.
A dichiararlo a tutela dei Cittadini del Quartiere Santa Lucia i Delegati ai Lavori Pubblici, alla Scuola, alle Politiche Sociali e Welfare, all’Ambiente, al Centro Storico e ai Quartieri, alla Famiglia, alle Economie e Finanze, ai Diritti Umani e Disabilità che saranno a Santa Lucia nelle prossime ore.
I Delegati del Movimento NOI Ufficio Comunicazione Istituzionale Movimento NOI – RETE UMANA Movimento di Opinione Sociale, Culturale e Politico www.movimentonoi.it infomovimentonoi@gmail.com
Il “caso Cosenza” sta avvilendo i cittadini costretti a pagare tasse al massimo delle aliquote per avere in cambio una Città trascurata e sporca le cui strade sono divenute pericolose a causa di una manutenzione al centro di polemiche e proteste da parte dei cittadini. Non si contano più i lamenti di quanti, percorrendo le strade cittadine, distruggono pneumatici e non solo, cadendo in vere e proprie voragini che, se pur segnalate, lasciano indifferente l’amministrazione comunale che, dopo oltre sedici mesi di amministrazione, continua a comunicare che “non ci sono soldi”.
NON CI SONO SOLDI? PERCHE’ SI SONO CANDIDATI? I Popolari del Movimento NOI raccolgono e fanno proprio il giusto lamento dei cittadini di Cosenza e si chiedono come mai questa amministrazione che bene conosceva la gravissima situazione procurata dal dissesto finanziario pre esistente, si è candidata alla guida della Città. Tra l’altro, in questa amministrazione governano proprio quegli assessori che nella precedente amministrazione sono stati tra coloro i quali il dissesto finanziario lo hanno visto maturare in loro presenza e vi hanno contribuito senza prenderne le distanze dimettendosi. Viene logico chiedersi il motivo per il quale insistono con candidature che in campagna elettorale promettono ai cittadini quanto poi affermano non essere possibile mantenere perché non ci sono soldi.
CITTA’ SPORCA, ABBANDONATA E SENZA MANUTENZIONE Dunque, perché candidarsi? Per uno stipendio strappato al buon senso dei cittadini che pagano le tasse e che, a Cosenza, sono appena il 26,1%? Ci si chiede per quanto tempo, ancora, la cittadinanza dovrà dare uno stipendio a questi amministratori. Recentemente ha suscitato scandalo anche il caso dell’abbandono del noto Planetario voluto dall’amministrazione guidata dal Sindaco Giacomo Mancini, così come l’abbandono dei BoCSART voluti dall’amministrazione Occhiuto, che prima dell’inizio delle attività dell’attuale amministrazione godevano di buona salute strutturale e oggi, in gran parte gravemente deteriorati perché privi di manutenzione ordinaria.
IL CANTIERE EX JOLLY HOTEL DISCARICA E CLOACA A CIELO APERTO Per non parlare dell’altrettanto preoccupante indifferenza rispetto al cantiere dell’ex Jolly Hotel divenuto pericoloso, discarica e cloaca a cielo aperto, nel cuore della Città Storica di Cosenza e più volte in tutti i modi, segnalato dai cittadini e dal Movimento civico NOI. Una situazione grave che sta suscitando serie preoccupazioni anche nei quartieri molto popolati come Via Popilia che continua ad essere, nonostante le tante promesse, abbandonata.
L’INUTILE E PENOSO MANTRA DEL “NON ABBIAMO SOLDI” E L’ABBANDONO DELLA DELEGATA AL PNRR Nessuna notizia giunge dal PNRR, se non che la prima delegata da questa amministrazione, la prof.ssa universitaria dell’UNICAL Delly Fabiano delegata da questa amministrazione proprio al PNRR, si è dimessa muovendo accuse pesantissime contro chi l’aveva delegata.
Il Comunicato è stato sottoscritto dai Delegati ai Lavori Pubblici, alla Scuola, alle Politiche Sociali e Welfare, all’Ambiente, al Centro Storico e ai Quartieri, alla Famiglia, alle Economie e Finanze, ai Diritti Umani e Disabilità.
I POPOLARI DEL MOVIMENTO NOI – COMUNICATO STAMPA – 18 maggio 2023/
Quanto accaduto nel Comune di Rende rischia di compromettere l’intera classe politica del territorio e la stessa immagine del Comune che, invece, da Città universitaria e moderna, con una propria area industriale ed una Città Storica forte di beni culturali di assoluto pregio, merita di essere portata come esempio e valorizzata. Per tale motivo i Popolari del Movimento NOI che hanno partecipato alle elezioni delle scorse amministrative esprimendo una propria candidata alla guida della Città, l’umanista Eleonora Cafiero, ritengono che le attuali questioni giudiziarie debbano riguardare solo ed esclusivamente l’Avvocato Marcello Manna e la Magistratura. Entrambi hanno il diritto di ritenere di essere dalla parte della ragione ma tale diritto deve essere esercitato nelle preposte sedi. Manna è un Avvocato e insieme ai suoi legali potrà fronteggiare le accuse mosse dalla Magistratura, e viceversa. Detto ciò, il Movimento NOI ritiene fondamentale che tale circostanza non debba trasformarsi in uno stillicidio di comunicati stampa che si trasformano nella società della comunicazione e dei media digitali, in un sigillo negativo per la Città di Rende che, continuando così, finirà prima o poi sulle prime pagine delle testate giornalistiche nazionali sempre ghiotte di notizie negative sulla Calabria.
Per tale motivo, se i Consiglieri comunali che dovrebbero essere sempre impegnati in una seria e forte opposizione rispetto a quanto si ritiene non in regola, ritengono la questione inaccettabile, si dimettano tutti.
Ricordiamo loro che sono l’organo di controllo costituzionalmente più importante e che avevano e hanno l’il diritto-dovere del controllo.
I Popolari del Movimento civico NOI fanno altresì presente che da oggi la responsabilità dell’orientamento amministrativo verso un contesto di sviluppo e assoluta legalità, è responsabilità di tutti, escluso nessuno, maggioranza e minoranza, oltre che dell’intero corpo della Pubblica Amministrazione e dei cittadini tutti che esprimendo il voto hanno scelto e sceglieranno il loro destino. Gli stessi cittadini, infatti, pagano in prima persona il rischio di dover domani giustificare di essere residenti di una Città commissariata per infiltrazioni mafiose. Questa opportunità esiste nei fatti, anche se è da scongiurare.
La cittadinanza deve comprendere che è parte integrante del vivere sociale e civile oltre che politico e che devono sorvegliare. Il Movimento NOI ha dimostrato di essere garante di trasparenza e legalità anche nel Comune di Cosenza. E lo farà ancora per tutto quanto non torna e appare poco chiaro. E’ stimolati da questo essere seriamente “civici”, che chiediamo le dimissioni di tutti i consiglieri per il bene primo e ultimo della stessa Città di Rende. E’ da scongiurare il cinico pensare che vi sia qualcuno o qualcosa che amplifichi il caso Manna non per il bene di tutto e tutti, ma per ottenere in questa difficile fase, qualcosa.
Lo hanno dichiarato i Delegati del Movimento NOI unitamente al portavoce Nazionale Fabio Gallo e alla referente per la Città di Rende Eleonora Cafiero.
E’ ormai lontano il ricordo della “notte stellare” del 6 aprile 2019, nella quale innanzi alle massime autorità del territorio e al ministro Mara Carfagna, i cittadini di Cosenza videro inaugurato dal Sindaco Mario Occhiuto il Planetario di Cosenza. Oggi l’ex Sindaco al quale si riconosce l’avere ultimato il Planetario è senatore della Repubblica e certamente ricorderà l’esclamazione del ministro che pronunciò la frase “Cosenza come Ginevra”, divenuta celebre per essere, la realtà, diametralmente opposta, come i fatti mostrano in maniera nuda e cruda confrontando le immagini di ieri e di oggi. Rimane anche impresso nella memoria di noi cosentini il motto promosso dal Comune di Cosenza “La Calabria su un altro Pianeta”. Oggi, su questo pianeta invece, quello della realtà dei fatti, si parla di “Città Unica” che trova NOI popolari d’accordo, ma le premesse non possono essere queste.
IL PLANETARIO DI COSENZA SUL NOSTRO PIANETA COSENZA A distanza di poco più di un anno dalla ultimazione dei lavori, il Planetario di Cosenza è ridotto come mostrano le immagini, avvolto dal degrado e dall’incuria, eroso dalla ruggine e divenuto una discarica, segno evidente di cattiva amministrazione politica del territorio e mancanza di rispetto verso i contribuenti, trattandosi di investimento su fondi pubblici.
Crediamo che vi fossero buone intenzioni da parte delle amministrazioni che progettarono e definirono le molte opere pubbliche. Innanzi a tanto degrado e abbandono, però, non possiamo chiudere gli occhi o evitare di porci alcuni interrogativi sul senso che oggi deve avere l’amministrare la cosa pubblica in un territorio che vede migrare le sue migliori intelligenze verso l’estero per mancanza di opportunità. Una riflessione alla quale non può sottrarsi chi sostiene di essere cattolico e “Popolare” aderente ai valori promossi da Toniolo e Sturzo, soprattutto in rispetto ai dati Caritas ed Istat che indicano nel territorio povertà in crescita e disoccupazione a livelli mai registrati.
UNA DOMANDA AL SINDACO FRANZ CARUSO E ALLA SUA AMMINISTRAZIONE Quali sono le azioni concrete che l’attuale amministrazione a guida Franz Caruso ha posto in essere per evitare il definitivo declino delle tante opere pubbliche che avrebbero già dovuto vedere la loro rinascita dopo oltre sedici mesi di governo della Città?
PLANETARIO DI COSENZA: COSA SCRIVEVA LA STAMPA ALL’ALBA DELLA INAUGURAZIONE All’alba del grande evento inaugurale del Planetario, la Gazzetta del Sud scriveva il 7 aprile 2019: “questa opera fortemente voluta dal compianto Giacomo Mancini e portata a compimento da Mario Occhiuto, proietta Cosenza in una dimensione più moderna, capace di richiamare l’attenzione del grande pubblico e dei flussi turistici”. Inconsapevole, l’autore, che da li a poche settimane in quella che fu “Atene della Calabria”, il Planetario, come il Parco Acquatico del Crati, i BosCSART, la Biblioteca Civica, e le grandi stagioni liriche del Teatro di Tradizione – e ci fermiamo qui – sarebbe divenuto segno d’incuria e abbandono e luogo simbolo di una indispensabile riforma della classe politica e della Pubblica Amministrazione.
Tutto ciò accade a Cosenza, Città che avrebbe piuttosto bisogno di investire tutto nel mettere a regime ogni opportunità di sviluppo culturale ed economico e nella quale povertà sociali, disoccupazione e servizi ai cittadini, hanno accumulato un triste primato europeo.
ENORMI LE RESPONSABILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE CARUSO Le responsabilità che oggi i cittadini di Cosenza attribuiscono all’amministrazione guidata da Franz Caruso si sono rivelate enormi. Tenere ferme tante opere pubbliche mentre migliaia di giovani che potrebbero farle fruttare portano via le loro straordinarie competenze, è ormai intollerabile. I primi segni di un’amministrazione che si è subito manifesatta non essere quella pubblicizzata in campagna elettorale, si sono registrati subito dopo le prime settimane, con l’abbandono di due Big della sua amministrazione voluti proprio dallo stesso Sindaco per evidenti qualità: la prof.ssa universitaria Delly Fabiano delegata al PNRR e l’esperto di finanza pubblica Serafino Nuccio Tangari che, nel rinunciare alle importanti deleghe, hanno tracciato un quadro comportamentale dell’amministrazione politica molto preoccupante. Quanto accaduto al nostro Portavoce nazionale Fabio Gallo, poi, che si vede togliere la delega che gli ha procurato l’onore della Medaglia d’Oro presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con la motivazione addotta dal Sindaco Caruso secondo la quale Fabio Gallo non avrebbe assolto proprio a quel mandato che gli ha, invece, procurato tanti onori nella prestigiosa sede accademica, significa che votare il meno peggio è sempre un errore.
I POPOLARI DEL MOVIMENTO NOI: BISOGNA DIRE LE COSE COME STANNO Oggi il ruolo di noi cattolici Popolari del Movimento NOI è quello di dire le cose come stanno mai contro alcuno, ma sempre a tutela del bene comune. Le immagini dicono che quando l’autorità politica non traccia il solco, a farlo sono altri. E sul termine “altri”, in Calabria, non c’è che da scegliere.
a cura di Maria Luisa Celani Delegata al Welfare e politiche Sociali Movimento NOI
Mi pongo e vi pongo una breve riflessione sulle opportunità che ci offre una buona competizione elettorale; a qualsiasi livello si concorra, che sia comunale, regionale o nazionale. Tutti dovremmo prestare grande attenzione, informandoci di chi e per cosa votiamo e, in maniera speciale chi si va a nominare. La vicenda è stata riportata oggi sul Fatto Quotidiano ed il relativo video è diventato subito virale, anche se l’episodio è occorso nel mese di Aprile. Riassumo: il Consigliere Regionale di opposizione, Antonio Lo Schiavo pone, in Consiglio, all’Assessore Emma Staine una domanda ben formulata e articolata, in cui chiede se a Nocera Terinese verrà realizzata una “Casa di Comunità (strutture di assistenza sanitaria ) anche nell’ ambito dei fondi del PNRR.
L’assessore Staine, assessore alle Politiche sociali, risponde all’interrogazione leggendo l’interrogazione stessa. Il Consigliere ringrazia e aggiunge: “grazie, l’assessore ha letto la mia interrogazione, la conoscevo già…., io aspettavo la risposta”. Morale della riflessione. A qualsiasi livello di competizione politica bisogna che, andando a votare, si valuti attentamente se la persona candidata abbia realmente le competenze per assumere un incarico così oneroso, sopratutto a livello comunale e regionale ciò vale anche per chi fa le nomine. Speriamo che la Staine voglia chiarire l’accaduto.
I Popolari del Movimento NOI, il cui programma alle scorse Amministrative del comune di Cosenza prevedeva il ripristino di tutte le opere pubbliche realizzate e abbandonate nella città di Cosenza, tornano a parlare dei Bocs Art che rappresentano il segno di una classe politica disinteressata a creare opportunità e a consegnare i beni pubblici ai cittadini. I Popolari invitano giornalisti e cittadini a recarsi ai Bocs Art finanziati con fondi pubblici (cfr. https://noimagazine.it/2023/04/cosenza-bocs-art-il-civismo-dichiara-guerra-allabbandono-dei-beni-pubblici/) al fine di verificare lo stato di abbandono e degrado di questa opera pubblica, realizzata dall’amministrazione Occhiuto e da sedici mesi, cioè per tutto il tempo dell’amministrazione Caruso, privata di manutenzione al punto tale da essere oggi in gran parte inutilizzabili.
Al Senatore Mario Occhiuto che da Primo Cittadino ha voluto la realizzazione di quest’opera e al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, i Popolari del Movimento NOI chiedono il massimo impegno per un immediato ripristino di questo importante bene pubblico perché venga restituito ai creativi, agli artisti, alle associazioni e fondazioni in grado di generare lavoro e interesse per il territorio. Nel video free press il Portavoce mostra quanto solo le immagini possono dire.
I giovani laureati che vanno via dalla Calabria verso il Nord, sono un numero non più trascurabile. La mancanza di opportunità che la classe politica regionale fomenta facendo perdere fondi e occasioni, rappresenta un fattore moltiplicatore della diaspora delle intelligenze e competenze che scelgono città del nord più organizzate ed in grado di investire su coloro i quali sono ingrado di produrre nuove economie per il futuro.
In tal senso, il Movimento civico NOI, con i suoi delegati,ha dichiarato guerra all’abbandono del Patrimonio pubblico che risulta devastato da incuria, incompetenza ed incapacità di farlo diventare un magnete per giovani preparati, onesti e competenti, oltre che per tutte quelle associazioni e fondazioni che rappresentano oggi la resistenza al grande oblio che ha assunto i termini di un vero e proprio oscurantismo culturale, economico e lavorativo.
Il successo del servizio realizzato sull’abbandono del Planetario di Cosenza, è oggi seguito da dieci puntate realizzate presso i Bocs Art sul Lungo Crati di Cosenza. Anche questo importante Bene Pubblico, realizzato con cospicui fondi P.I.S.U. Progetti Integrati Sviluppo Urbano del POR Calabria FESR 2007/2013, risulta oggi, quasi del tutto inagibile, perché completamente trascurato e abbandonato in un lungo arco di tempo che va dall’amministrazione precedente a quella oggi guidata da Franz Caruso.
Il Movimento NOI, chiederà ai competenti uffici di Bruxelles un’ispezione. In tal senso tutti possono capire anche solo dalle immagini che non ci si può lamentare in Calabria quando i fondi Europei vengono dirottati al Nord.
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