Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo
Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo

di Fabio Gallo/

Ho scritto un breve racconto per esprimere i sentimenti di un gruppo di amiche e amici dall’animo davvero nobile, con i quali ho condiviso la realizzazione del Progetto COSENZA CRISTIANA: la più grande opera di digitalizzazione dei Beni Culturali della Città Storica di Cosenza ai fini della valorizzazione della tutela da calamità naturali, grazie alla quale eccellente realizzazione il Ministro Dario Franceschini ha deciso, una volta inaugurata la Piattaforma www.cosenzacristiana.it nel Palazzo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, di inserire la Città Storica di Cosenza tra le 4 Città del Mezzogiorno cui sarebbero stati attribuiti 90 milioni di Euro ciascuna, per la riqualificazione urbana. E di attribuirle il ruolo di Progetto Pilota.

Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo
Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo

Amiamo profondamente il nostro territorio segnato da un profondo decadentismo sociale, morale e culturale di cui è responsabile la mala-politica nichilista e anticristiana i cui risultati sono la prova dell’incapacità di guardare al bene comune. Una forma di oscurantismo che grava sulle coscienze di tanti, assuefatti da una comunicazione priva di etica, non rispettosa della dignità altrui e sinonimo di odio e livore per chi ha capacità, per chi realizza e lavora a testa alta. Una piaga alla quale desideriamo rimediare con il nostro saper fare e saper realizzare progetti, al di là delle parole.

C’era una volta Cosenza Vecchia….

C’era una volta una Città Storica di grande bellezza che molti amavano chiamare “Cosenza Vecchia”. Una Città fantastica che ispirava il viandante e il pellegrino a percorrerla tutta in salita, fino a toccare il cielo con un dito, una volta giunti nel “Giardino Incantato” che molti amano chiamare “Villa Vecchia”, non riconoscendo il Paradiso.

Quel termine “vecchia” velava di nero la sua millenaria giovinezza ed il suo cuore romantico mortificato dai suoi amministratori. Quando le sue pietre chiamavano, infatti, essi si volgevano dall’altra parte, abbandonandola a se stessa.

Fu così che la bella Cosenza Vecchia, bella, bellissima come la più bella delle Principesse, decise di addormentarsi e morire a chiunque l’attraversasse. Anche la Natura, il buon senso, l’amor proprio e le Arti morirono con essa e sul suo volto oscurato dagli egoismi scrissero: “qui giace la Principessa Cosenza”

Calò il Silenzio della discordia tra politica, clero, cittadini, associazioni e comitati di quartiere che non riuscirono più a dialogare tra loro per la maledizione che la mancanza di concordia, procurò.

Trascorsero anni, decenni, fino a quando in una notte di luna piena un Cavaliere bardato e armato di spada di carità e misericordia di nome “Cristiano” l’attraversò e ascoltò un forte sospiro, nonostante fosse sordo al rumore degli zoccoli del suo cavallo.

Per il dono dell’esperienza del suo lungo viaggio, comprese che una maledizione imponeva a chiunque l’attraversasse di non ascoltare e non essere ascoltato. Quel lungo sospiro portato dal vento della vita, non già della morte, concesse al Cavaliere Cristiano di ascoltare la voce della bella Principessa Cosenza adornata di pietra, anima e spirito, impreziosita da mille e mille memorie, racconti di Mamme e Nonne ansiose di abbracciare il mondo al quale raccontare tanta vita vissuta.

“Bentornato, Cavaliere – disse la Principessa Cosenza attraversandolo con il suo soffio. Ricordo ancora le tue parole pronunciate tra le pietre della Cattedrale quando in ginocchio sussurrasti: ‘vado via e ti lascio il mio cuore di carne in cambio di una pietra di queste mura antiche. Tornerò a prenderlo’

E così che una Luna piena e brillante come argento vide la Cattedrale restituire il cuore di carne al Cavaliere e riprendere la sua pietra. Comprese, la Luna, che la sua luce non sarebbe riuscita mai a coprire quella sprigionata dal cuore di carne e oro del Cavaliere Cristiano e della sua spada d’amore infuocato per Cosenza.

Fu così che il braccio del Cavaliere Cristiano, sguainata e brandita la spada d’oro verso il Cielo, unita alla forza del destriero bianco di luce sollevatosi come a staccarsi da terra, ricadde con forza e ardore squarciando il velo nero che assopiva la Principessa Cristiana.

Il Cavaliere Cristiano fu travolto da tanta bellezza e pronunciò le parole che, chi attraversa la Città storica di Cosenza con cuore puro, può ascoltare nelle notti di luna piena:

“Sento come un Vento che viene da lontano,
attraversa la mia pelle e mi porta lontano.
Mi lascio vagare nell’immenso universo,
nel mondo senza tempo che solo con te ho ritrovato
e non è più perso”.

Fu in quella magica notte al chiaro di luna che dall’incontro tra la Principessa Cosenza ed il Cavaliere Cristiano, nacque una bellissima storia nota al mondo come “Cosenza Cristiana” che molti amano definire “Luce da Luce”.

www.cosenzacristiana.it 

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Fabio Gallo
Classe 60, Antropologo esperto di gestione della conoscenza, media digitali, valorizzazione dei Beni Culturali. Ha fondato la Città della Pace. Cura i Rapporti Istituzionali della Fondazione Culturale "Paolo di Tarso". Esperto dell'ITS IOTA Istituto di Alta Formazione per il Turismo e l'Ospitalità allargata della Puglia. Fondatore del Digital Cultural Heritage Museum "ITALIAEXCELSA" dedicato al Patrimonio culturale italiano in chiave visuale. Fondatore e Direttore Editoriale delle Testate Giornalistiche del Gruppo ComunicareITALIA. Portavoce del Movimento Sturziano NOI. Dispone di elevate competenze tecniche multidisciplinari, pensiero organizzativo ed innovativo, coniugato a forte pragmatismo logico, a spiccate doti comunicative, alla gestione di progetti e compiti complessi, con elevata capacità d’analisi e di ascolto. Forte propensione al lavoro in gruppo, in cui nel ruolo di teamleader presta attenzione allo stato motivazionale ed alla sua compattezza. Visita il Blog: www.fabiogallo.info